stadera da mercato

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a doppia portata
Categoria: meccanica

cm 68.5 (a) 28.5 (l) 22 (p)
secc. XIX/ XX
n. 11
Asta piatta in ferro tarata da 0 a 2 kg. con divisione di 100 g. per la portata minore e da 2 a 10 kg. con divisione di 500 g. per la portata maggiore. Il braccio minore ha riportati i coltelli in ferro. Il romano in ferro di forma sferica con gancio rigido ad uncino si appende ad una staffa in ferro posta su un manicotto in ferro scorrevole sul braccio maggiore. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio ad uncino in ferro. La merce è contenuta in un piatto circolare in ferro sospeso da tra catene alla catalana ad anelli allungati in ferro riuniti in un anello, dal quale pende anche un gancio ad uncino, sospeso ad un gancio ad occhiello e staffa pure in ferro.

L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C.. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.

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