bilancia automatica da banco

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a dispositivo elettronico della lettura del peso
Categoria: meccanica
Sauter August   1856/ notizie 1976  costruttore

cm 72 (a) 40 (la) 45 (p) piatto per la merce 35x27
sec. XX
1976 - 1976
n. 644D
Bilancia automatica da banco con dispositivo elettronico per l'indicazione del peso, della tara, del prezzo unitario e dell'importo. I due gioghi pendolari e il sistema di leve inferiori sono analoghi a quelli delle classiche bilance automatiche degli anni '30; l'apparato elettronico investe solo la visualizzazione del peso, tara e prezzi. Una colonna in acciaio, all'interno della quale si trova lo smorzatore delle oscillazioni, sostiene una testa di forma parallelepipeda in plastica beige nella quale sono ricavate quattro finestrelle con tubi tipo nixie per la visualizzazione dei dati. Sotto alla testa è presente un tasto rosso per l'accensione e spegnimento della bilancia e un cavo elettrico per la sua alimentazione. Sulla destra una leva in plastica blocca e sblocca i gioghi pendolari. Dalla parte del venditore è presente una tastiera numerica a cui si aggiungono i tasti Pc (prezzo unitario costante), Tc (tara costante), T (tara), Ct (cancellazione tara), V (controllo), C (cancellazione prezzo unitario). Dalla parte dell'acquirente un'altra finestrina contiene la scala per la determinazione dello zero. La base della bilancia è di forma parallelepipeda in acciaio inox e poggia su quattro piedini a vite calante in plastica bianca; una bolla di livello circolare verifica l'orizzontalità dello strumento. Il piatto per la merce, in inox di forma rettangolare con un bordo rialzato, poggia su una crociera circolare in alluminio.

La bilancia automatica, nella teoria, era stata ideata da Leonardo che però non costruì strumenti simili. Le uniche bilance automatiche in uso fino alla fine del XIX secolo furono le bilance a pendolo e quelle a molla, che davano una lettura automatica del peso. La bilancia automatica Dujour, costruita dalla ditta francese Trayvou nel 1879, venne ammessa in Italia nel 1892 ma rimase pressochè sconosciuta: maggior fortuna ebbe invece la bilancia Chronos a carico costante ammessa nel 1897. Nel 1911 venne ammessa al commercio una bilancia ottenuta dalla combinazione fra una bilancia composta a sospensione inferiore e due dinamometri disposti verticalmente. Solo nel 1915 viene introdotta la bilancia Toledo a masse pendolari che eliminano l'uso delle molle. La prima bilancia Berkel ad essere ammessa alla verificazione in Italia ha il giogo pendolare compensato e risale al 1923. Le bilance automatiche hanno dapprima due piatti con pesi per aumento di portata poi un unico piatto e masse addizionali interne; il quadrante da forma di settore circolare (ventaglio) diventa circolare; da 1 giro di lancetta si passa a più giri di lancetta. La ditta Sauter August nasce ad Ebingen in Germania nel 1856 e diventa presto famosa per la produzione di bilance ad uso laboratorio e saggio; nel 1971 viene assorbita dalla Mettler ma mantiene il nome originale perchè molto famoso all'interno della tipologia delle bilance da banco. In Italia già nel 1931 la Sauter August chiese ed ottenne l'ammissione alla verificazione di un modello di bilancia automatica con due gioghi pendolari e lancette rotanti; il presente esemplare è la versione aggiornata, con dispositivi per la lettura elettronica, del modello del 1931.

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