stadera da mercato

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a fulcro mobile (Bismar)
Categoria: meccanica

cm 18 (a) 69.5 (l) 6.5 (p)
sec. XVIII
1700 - 1799
n. 587
Asta in ferro a sezione circolare con scala tarata in libbre contrassegnata con fori, alcuni dei quali consunti dall'uso. La scala graduata si infittisce progressivamente a partire dai pesi minori verso i pesi maggiori, pertanto lo strumento è meno affidabile nel determinare questi ultimi. Ad un'estremità c'è un contrappeso fisso in ferro a forma di sfera schiacciata ai poli, all'altra estremità c'è un incavo con un anello dotato di due perni a cui è sospeso, mediante staffa in ferro, il gancio ad uncino in ferro per la merce. Una maniglia in ferro, sagomata per scorrere lungo l'asta, determina lo spostamento del punto di sospensione della stadera.

La stadera a fulcro mobile Bismar fu probabilmente introdotta in molte parti di Europa e Asia dalle tribù nomadi ariane: infatti il suo uso è molto semplice ed è uno strumento di facile trasporto. La facilità con la quale si prestava anche a frodi intenzionali indusse il re inglese Edoardo III, fra 1351 e 1353, a bandirlo dal mercato per usi commerciali sebbene rimase in uso in Gran Bretagna ancora nel XIX secolo per pesare lettere o monete. Il suo impiego in ambiti commerciali continuò invece in Scandinavia e in altri paesi fino al XX secolo.


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