MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14
Bologna (BO)
Reggiani Mauro
Nonantola, 1897 - Milano, 1980
dipinto
carta intelata/ tempera
cm 55,5 (la) 32,5 (a)
sec. XX (1977 - 1977)
n. 3211

Nato a Nonantola nel 1897, Mauro Reggiani è presente sulla scena artistica italiana a partire dai primi anni ’20, quando – stabilitosi a Milano – comincia a frequentare gli artisti di Novecento, stringendo amicizia con Piero Marussig, Achille Funi e Raffaele De Grada.
Reggiani si avvicina all'astrattismo in forma graduale, parallelamente al costituirsi di un gruppo di ricerca intorno alla Galleria del Milione a Milano, che riunisce pittori e scultori italiani accomunati dall'idea della geometria come ordine e impegnati in una ricerca astratta basata sul modulo geometrico. Il gruppo degli astrattisti lombardi (di cui, oltre a Reggiani, fanno parte anche Atanasio Soldati, Luigi Veronesi, Manlio Rho e Mario Radice) introduce con ariose e trasparenti geometrie la logica di un lucido razionalismo che trova riscontro, in campo architettonico, nelle ricerche di Terragni o Cattaneo, e nel campo della scultura e della grafica nella straordinaria figura di Bruno Munari.
Reggiani dà vita così ad un'arte che si sviluppa sulla superficie con forme geometriche misurabili, libera da qualsiasi distrazione illustrativa o sentimentale e mirante solo alla bellezza di un ordinamento geometrico puro.
Con questa pittura che cerca attraverso l'elemento geometrico e costruttivo una struttura armonica, assoluta, il pensiero pittorico contemporaneo ha ampliato e arricchito il campo di cui Piet Mondrian aveva segnato i confini. L'artista ha dunque conquistato la sua assoluta libertà: può trovare l'armonia nella natura e nelle cose del mondo esterno e può cercare di trarla da esse sintetizzandone la forma. E in tale procedimento c'è anche lo spazio per un'espressione personale, quale in Reggiani possiamo riconoscere nel colore, che presenta spesso squillanti accenti timbrici, e nella varia e molteplice articolazione dei piani e delle forme.
Gli anni Sessanta rappresentano un momento importante per Reggiani, che ottiene nel '65 il primo premio della Biennale di Venezia e il primo premio della Quadriennale di Roma. La Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino gli dedicherà una personale nel '73 e nel '77 il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Mauro Reggiani muore a Milano nel 1980. Nel '91 verrà pubblicato il catalogo generale delle sue pitture, a cura di Luciano Caramel. (estratto dal catalogo di Arte Parma 2004).