tela/ pittura a olio
sec. XIX (1800 - 1849)
Nel nostro dipinto Maria è raffigurata in ginocchio su un cuscino rosso, intenta a leggere un libro aperto sulle ginocchia di Sant'Anna, seduta su uno scranno. In cielo un gruppo di angiolette fa piovere su di loro rose e fiorellini bianchi.
Quasi del tutto assente nell'arte medievale, questo soggetto è stato affrontato a partire dal Rinascimento (anche in relazione alla diffusione del culto verso Sant'Anna), divenendo in seguito assai frequentato soprattutto tra i pittori di cultura barocca. La papa Masi è stata sinora assegnata ad anonimo francese degli inizi del Settecento. Assodato che non si tratti di un dipinto realizzato da un pittore italiano, l'atmosfera complessiva dell'opera induce a ricercarne l'autore in terra spagnola, dove tra l'altro si ritrova sovente questo soggetto. Pur risultando evidentemente esemplata su modelli secenteschi, la nostra tela, caratterizzata da una fattura finita e da un'atmosfera nitida ed algida, è collocabile cronologicamente nella prima metà dell'Ottocento. A livello formale il riferimento più immediato sembra essere la pittura di Bartolomè Esteban Murrillo: un accostamento su può istituire ad esempio con l'Educazione della Vergine del Museo del Prado (1655 ca.) da cui vengono mutuati soprattutto il profondo verismo dei personaggi e l'idea di assimilare l'episodio sacro ad un momento di vita quotidiana. Come suggerito da Angelo Mazza è tuttavia possibile ritrovare un riferimento iconografico puntuale in un dipinto eseguito da Juan de Roelas tra il 1610 e il 1616 (Valdivieso 2003, p. 151). Da questa pregevole opera custodita al Museo di Belle Arti di Siviglia, vengono recuperati in maniera a dir poco letterale l'impianto compositivo-prospettico, gli elementi figurativi riproposti sorprendentemente nelle medesime posizioni - in basso il comodino con i gioielli ed il cestino da cucito, in alto il pesante tendaggio e la gloria di angeli - ed il gruppo centrale con Sant'Anna e Maria, quasi sovrapponibile sia per le posture e gli atteggiamenti sia per la posizione delle mani. Sulla scia di Juan de Roelas, anche il nostro pittore, probabilmente sivigliano, si compiace nel descrivere i gioielli ed il vasetto di profumo sul tavolino e gli orecchini e la collana indossati da Maria, elementi che intervengono ad attualizzare la scena connotandola secondo un gusto aristocratico.