MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14
Bologna (BO)
Corsi Carlo
1879/ 1966
collage
carta/ collage/ pittura a tempera
cm 70 (la) 51 (a)
sec. XX (1961 - 1961)
n. 55527

Carlo Corsi nasce l’8 gennaio 1879 a Nizza e cresce in un ambiente di musicisti e cantanti. Nel 1896 si iscrive alla facoltà di Ingegneria. In quello stesso anno la sorella Emilia viene scritturata al Teatro Comunale per cantare nella “Carmen” e Corsi ottiene il permesso di libero accesso al palcoscenico. Fu la rivelazione dell’arte e come l’artista stesso annotò: “fuggii dalle bolgie universitarie dei calcoli e delle formule algebriche ossessionanti per rifugiarmi in Pinacoteca”.
Si trasferisce a Torino nel 1902, dove compie interamente gli studi accademici. Sono di quel periodo i contatti e l’amicizia con Alessandro Scorzoni e col suo maestro, Giacomo Grosso, che aiuta la maturazione artistica di Corsi. Rientra a Bologna nel 1906, causa la morte del padre. L’anno successivo si reca in Olanda, ove resta impressionato in modo indelebile dai luoghi e dagli inconfondibili crepuscoli. Conosce i Rembrandt, i Franz Hals, i Vermeer dei musei di Amsterdam, l’Aja, Anversa, Bruxelles e li ama per tutta la vita. Ultima tappa di quel viaggio è Parigi dove trascorre tutto il suo tempo al Louvre.
Nel 1912 viene accettato alla Biennale di Venezia e nel 1913 espone a Monaco. Nel 1915 espone a San Francisco, dove è rimasta una delle sue opere più significative, acquistata dal Museo di Arte Moderna. Negli stessi anni espone anche alle quattro mostre Internazionali della Secessione di Roma. Torna a Venezia nel 1920, dopo la pausa dovuta alla Prima Guerra Mondiale e di nuovo nel 1922. La sua consacrazione avviene nel 1924 con l’invito ufficiale alla Biennale, ma nel 1926, col cambio dei regolamenti e dei criteri dell’istituzione veneziana, Corsi è costretto a ricominciare dall’inizio tutta la lunga serie delle mostre sindacali e regionali. Nel 1941 gli viene assegnato a Bergamo il premio per i giovani - Corsi ha sessantadue anni - e nel 1943 riceve l’invito alla Quadriennale a seguito della mostra comprendente 24 opere alla Galleria di Roma. È ormai prossimo ad un nuovo invito alla Biennale, ma la Seconda Guerra Mondiale lo blocca nuovamente e, alla fine di questa, deve ricominciare ancora una volta, da capo. Nel dopoguerra allestisce molte personali in varie città tra cui Venezia, Milano, Bologna e Torino; nel 1950 viene invitato a Venezia, dove espone tre opere: una tempera e due collages. Nel 1954 espone a Venezia cinque opere e viene successivamente invitato al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, insieme ad altri cinque artisti (Deyrolle, Karskaja, Coppel, Koenig e Wells), per una mostra di “collages”.
Rientrato nella sua Bologna, Corsi dirà: «Ora dovrei raccogliere le fila del mio lavoro, ma con Matisse, Picasso e Klee si apre, per chi ne sappia intendere i messaggi, un nuovo mondo alla pittura. E la mia ostinazione mi fa riprendere certe esperienze che mi hanno inquietato fin dai più giovani anni: il fascino dei collages, la lirica del moto travolgente nello spazio, cui dedico, insieme ad altre esperienze, questi miei anni di lavoro”. Nel 1964, al Museo Civico di Bologna, viene allestita una mostra antologica con presentazione in catalogo di Francesco Arcangeli. Muore il 27 agosto del 1966.