Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
Ponti Giovanni detto Gio Ponti
1891/ 1979
Società Ceramica Richard-Ginori, stabilimento di Doccia, Sesto Fiorentino, Toscana
piatto

porcellana
cm. 22.7 (d)
sec. XX (1927 - 1930)
n. 1920
Piattella decorata con due figure maschili che portano sulle spalle un bastone da cui pende un grosso grappolo d'uva mentre due cani corrono ai loro piedi. Sottostante la scena è l'iscrizione "L'UVA DELLA TERRA PROMESSA"; dipinto in policromia. Il bordo, all'esterno e all'interno, è filettato in verde, rosso e marrone. Nel rovescio marca e numero identificativo del decoro (modello 266s, decoro 985E). Nel piede scritto dipinto in rosso '985E'.

Il soggetto risale al 1927 quando Ponti ideò la decorazione murale per il nuovo ristorante e ritrovo milanese "La Penna d'oca". Fra le scene che decoravano uno degli ambienti ce n'era anche una ispirata ai versi biblici (Numeri, 13-23) dove si racconta dell'arrivo, trasportando trionfalmente un gigantesco grappolo d'uva, degli esploratori inviati da Mosè nella Terra Promessa. L'iconografia non è nuova nella storia dell'arte. Gio Ponti potrebbe aver preso spunto da un rilievo in marmo di Francesco Carabelli (1737-1798) sul fianco destro del Duomo di Milano. Nel carteggio dell'architetto con la manifattura di Doccia si conserva una lettera autografa datata 21 settembre 1927 in cui Ponti suggerisce varie applicazioni del decoro e la realizzazione di un gruppo plastico, che verrà modellato da Italo Griselli e di cui il MIC conserva un esemplare (inv. 1529). Lo stesso disegno fu riproposto in più varianti cromatiche con il titolo che si riferisce esplicitamente alla fonte biblica, oppure come allegoria dell'autunno in una serie di quattro piatti dedicati alle stagioni. Il disegno apparve forse, ancor prima che a Doccia, come parte di una serie di quattro mattonelle decorative in terraglia di S. Cristoforo di cui il MIC possiede due esemplari (invv. 24102-24103).