Ai versi di Alda Merini, che nel titolo cantano la bellezza della chioma femminile, sembrano rispondere quelli di Pablo Neruda: “Non mi basta il tempo per celebrare i tuoi capelli”. Che si leghino, si sciolgano o si taglino, dalla testa della Medusa a quella delle donne iraniane in lotta per la libertà, questi lucidi fili sono testimoni di epoche, costumi e appartenenze culturali.