Certosa Monumentale
Via della Certosa, 18
Bologna (BO)
Vela Vincenzo
1820/ 1891
monumento funebre

intonaco/ pittura a tempera,
marmo bianco,
marmo grigio,
ferro/ battitura
cm.
lunghezza totale cella 640//larghezza massima cella 320//altezza cancello 127,5//larghezza cancello 205
secc. XIX/ XX (1871 - 1956)
Cella sepolcrale a cui si accede da una porta centrale chiusa da un cancello in ferro battuto. All'interno la cella presenta una successione di due ambienti, più un piccolo deposito. Il primo ambiente è a pianta circolare, sovrastato da una cupola dipinta a tempera con finti cassettoni e con un lucernario centrale. Le pareti sono ricoperte da lastre di marmo grigio e bianco; quelle laterali ospitano due grandi lapidi con iscrizioni. I pilastri angolari sono decorati con candelabre e fregi vegetali, mentre i pennacchi ospitano iscrizioni a caratteri riportati in ferro battuto. Un arco divide questo ambiente dal secondo spazio, di tipo absidale. Sotto l'arco è collocato un monumento in marmo bianco formato da un alto podio con iscrizione e rilievo e da una statua posta sulla sommità. Essa raffigura una fanciulla seduta ed assorta con la testa fra le mani. Ai lati del podio sono collocati due candelieri scolpiti in marmo bianco. Un busto-ritratto femminile è posizionato nella parete di fondo della nicchia, sopra ad una mensola a voluta. Sulla destra si apre una piccola porta che conduce ad un terzo ambiente, avente funzione di magazzino. La pavimentazione della cella è a piastrelle bianche e grigie. Al centro del pavimento, in corrispondenza del lucernario, si trova un'apertura circolare ricoperta da una grata in ferro battuto.

Il progetto architettonico della cella fu approvato dalla commissione accademica deputata al controllo dei lavori del cimitero nel luglio del 1855, ma la sua realizzazione ebbe tempi lunghissimi, tanto che nel 1873 risultava ancora in costruzione. Quando nel 1875 vi fu collocata la Desolazione di Vincenzo Vela il monumento divenne uno dei sepolcri più visitati ed ammirati della Certosa.
La Certosa ospitava già a quell'epoca un'altra opera di Vela, la statua di Gioacchino Murat, posta sulla tomba della marchesa Letizia Murat Pepoli.