Altra Attribuzione: produzione egizio-musulmana
faenza silicea dipinta/ invetriata
piede, diametro, 7.5 cm
sec. XIV (1300 - 1399)
All'interno: da un piccolo medaglione centrale campito con fitto reticolo in bruno-nero, si dipartono otto settori triangolari delimitati da coppie di bande in blu, ornati alternativamente con una scritta in corsivo su fondo puntinato, con girali risparmiati su un fondo a minuto tratteggio, e con losanghe, anch'esse profilate in blu, campite col motivo dei gruppi di quattro puntini; all'esterno: due bande in bruno nero sottendono una decorazione radiale di settori delimitati da gruppi di tre pennellate in bruno nero. Il blu è alonato.
La ceramica con decorazione in nero e blu è quella più rappresentata tra le produzioni del periodo mamelucco, ed è testimoniata sia in Siria che il Egitto. Essa è costituita sia da forme chiuse (vasi e albarelli, molti dei quali, probabilmente destinati a contenitori di spezie e frutti esotici, sono stati recuperati in Sicilia) che da forme aperte (coppe emisferiche o lobate con orlo arrotondato o tesa) o da altri oggetti quali lampade e bicchieri. Sulle forme aperte le decorazioni più frequenti sono quella con un medaglione centrale ornato con elementi geometrici o vegetali, anche a riserva, circondato da altri motivi sulla parete, oppure quella a pannelli radiali, triangolari o trapezoidali, che possono essere campiti con caratteri epigrafici, motivi vegetali, motivi a "Y", diffusi anche nella metallistica contemporanea, fitti tratteggi, o con la serie dei 4 punti. Simile alla produzione a pannelli iranica del tipo di Sultananbad, quella mamelucca si distingue per una minore raffinatezza dell'impasto e della vetrina e per la presenza a volte di tocchi di rosso. Molte coppe spesso recano sotto al piede una sigla o la firma del ceramista, come sui contemporanei prodotti in bianco e blu (cfr. schede AB 3029, AB 3413).