Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
produzione ayyubide, Egitto o Siria
Altra Attribuzione: produzione copta o tardo-classica
fondo di coppa

faenza ingobbiata/ dipinta/ invetriata
cm. 9.3 (la) 2.7 (a)
piede, diametro, 7.5 cm
sec. XII (1190 - 1199)
n. AB 948
Con porzione di parete ricurva, piede ad anello completo, a sezione verticale, con umbone appena accennato e un foro di sospensione; pasta rosa-camoscio, ruvida, con numerosissimi e minuti inclusi calcarei e scuri, vacuoli e fenditure; sul recto, ingobbio chiaro mal distribuito, decorazione in bruno-marrone sotto vetrina trasparente, lievemente lattiginosa. Il rivestimento è lucente e spesso con rari e minuti pulli e sottili cavillature. La tonalitá del bruno vuole imitare prototipi in lustro metallico.
Entro un anello dal profilo marcato, è disposta una banda, delimitata da una coppia di linee parallele, con un girale e alcuni grafemi; analoghi grafemi decorano gli spazi di risulta.

Le decorazioni epigrafiche, presenti sulla piú antica ceramica islamica, sono diffuse nella produzione dell' XI secolo, sia su forme chiuse che, soprattutto su quelle aperte in numerose varianti: le scritte fanno da cornice ad un elemento centrale, si dispongono in registri, in settori, in bande intrecciate. I caratteri, che seguono lo stile degli altri media, sono dapprima isolati e poi si confondono con gli elementi vegetali di sfondo. Dei fondi di coppa presenti nela collezione del Museo solo iln. AB 946 in bruno-manganese è decifrabile con una certa sicurezza e presenta la stilizzazione della parola al-yumn (la felicitá), frequentemente testimoniata sia su ceramice che su tessuti della fine dell'XI secolo anche in altre regioni islamiche; analogamente possono essere interpretate le iscrizioni del frammento AB 947 (bruno-manganese) e AB 1051 (a lustro); i frammenti AB 945 (bruno manganese) e AB 1049 (lustro) non sono leggibili mentre AB 949 (con rivestimento turchese) presenta una stilizzazione del motivo: la disposizione richiama la decorazione a tiraz, ma le lettere sono sostituite da girali.