Artisti, artigiani, architetti, produttori

Lanciano (CH) , 1812 - Parigi (F) , 1888
pittore

Nato a Lanciano nel 1812, studia all'Accademia di Napoli, poi, nel 1844, si trasferisce a Parigi dove si aggiorna sulle tendenze della Scuola di Barbizon. Stabilisce la sua dimora nei pressi della foresta Fontainebleau, soggetto che ricorre in numerosi dipinti. L'insegnamento dei pittori di Barbizon lo porta ad approfondire la resa naturalistica della luce, studiata nell'alternanza con l'ombra, fra i rami e le foglie della foresta; un'eco di questo studio si può cogliere, ad esempio, nell'opera I due pastorelli, ospitata nella Pinacoteca Civica di Vasto. Egli continua a mantenere, tuttavia, una impostazione classica del paesaggio, attraverso l'introduzione di grandi quinte arboree che conferiscono monumentalità alla scena. Durante il soggiorno francese intrattiene una fitta corrispondenza con il fratello Filippo rimasto a Napoli, dal quale si fa inviare gli studi di animali con lo scopo di copiarli ed inserirli nei suoi paesaggi. Il connubio di soggetti paesaggistici con quelli animalistici gli arreca il favore della critica. A partire, infatti, dal 1845 comincia ad esporre regolarmente nei Salons parigini, ottenendo notevole successo. Rientra in Italia nel 1854, ma già l'anno seguente è a Parigi per partecipare all'Esposizione Universale. I dipinti di questo periodo risentono dell'influenza del realismo di Courbet nella stesura a macchie di colore e nella trattazione di tematiche sociali. L'ultima produzione rivela anche l'adozione di uno stile pittorico più sintetico che si avvale di colori bituminosi distribuiti con pennellate rapide e sommarie.

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