Papua Nuova Guinea
fibra vegetale
cm 41 (l)
sec. XIX
n. 29
Scacciamosche realizzato con una fitta rete di fibre vegetali, in modo da conferire all'oggetto un aspetto tubolare. La sezione si allarga procedendo dal manico verso la punta, che termina con una serie di frange semi-rigide e di varia lunghezza. Il manico è leggermente curvato rispetto alla restante parte.

Tutti gli oggetti appartenenti a questo museo provengono dalla Papua Nuova Guinea, ove sono ancora presenti missionari del Convento. In particolare alcuni oggetti sono stati donati da una missionaria laica di Firenze, Gigliola Borgia, che ha operato in Papua Nuova Guinea per 10 anni. Mentre per alcuni oggetti possiamo identificare con certezza il donatore in Padre Eugenio Teglia, di molti altri, come questi, non si hanno notizie precise. Alcuni furono donati da Gigliola Borgia, ora residente a Firenze, altri furono portati in Italia da P. Antonio Magnani, da P. Gaetano Orlandi, da P. Leone Leoni, 13-14 anni fa circa. La catalogazione delle opere Oceaniche, così come di quelle africane, è stata realizzata cinque anni fa, dal prof. Gianni Mantovani, docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Padre Onofrio che si occupa attualmente del Museo, non sa con certezza se Mantovani, ha redatto ufficialmente un inventario degli oggetti e delle schede relative ai materiali. In ogni caso l'eventuale documentazione prodotta è conservata dallo stesso Mantovani.