Papua Nuova Guinea
fibra vegetale

MNR
sec. XIX
n. 31
La parte che veniva legata attorno alla vita è composta da fibre vegetali lavorate a rete, con due estremità libere per fissare l'indumento alla vita. Da questa fascia pendono delle frange realizzate anch'esse in fibre vegetali, costituite da fili sottili attorcigliati fra loro. Le frange sono poi state colorate alternativamente in rosso, giallo, azzurro e nero.

Tutti gli oggetti appartenenti a questo museo provengono dalla Papua Nuova Guinea, ove sono ancora presenti missionari del Convento. In particolare alcuni oggetti sono stati donati da una missionaria laica di Firenze, Gigliola Borgia, che ha operato in Papua Nuova Guinea per 10 anni. Mentre per alcuni oggetti possiamo identificare con certezza il donatore in Padre Eugenio Teglia, di molti altri, come questo, non si hanno notizie precise. Alcuni furono donati da Gigliola Borgia, ora residente a Firenze, altri furono portati in Italia da P. Antonio Magnani, da P. Gaetano Orlandi, da P. Leone Leoni, 13-14 anni fa circa. La catalogazione delle opere Oceaniche, così come di quelle africane, è stata realizzata cinque anni fa, dal prof. Gianni Mantovani, docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Padre Onofrio che si occupa attualmente del Museo, non sa con certezza se Mantovani, ha redatto ufficialmente un inventario degli oggetti e delle schede relative ai materiali. In ogni caso l'eventuale documentazione prodotta è conservata dallo stesso Mantovani.