Museo Civico Archeologico Etnologico
Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
Giappone
bronzo

piedistallo altezza 44,8//base larghezza 24//coppa altezza 12 diametro 21,5
sec. XIX
n. 201; G 1/2 - MC E AS 19
Tazza da meditazione in bronzo; è composta da due pezzi: una base ipertrofica, che assume le sembianze di una figura demoniaca, intenta a impugnare un batacchio e a reggere una grande coppa.I due pezzi sono giunti da una vite (applicata quando il pezzo era ormai giunto a Modena, probabilmente per facilitarne l'esposizione), tuttavia erano concepiti sin dall'inizio come l'uno il basamento del secondo; la statua necessita a sua volta di un piedistallo, perché non giace in equilibrio indipendentemente.

L'orlo della tazza, scabroso, dovrebbe subito indurci a dubitare della reale funzionalità del pezzo. In realtà non serviva affatto come recipiente, ma come sostrato da meditazione. Il batacchio andava sfregato regolarmente lungo l'orlo: dopo diversi secondi, solo quando il metallo si fosse scaldato a sufficienza per l'attrito esercitato dal batacchio, la tazza avrebbe cominciato a emettere un suono, un po' come i nostri calici sonori. Questo suono poteva servire da appoggio per la meditazione del monaco condotta attraverso l'emissione di particolari fonemi.Il piedistallo, a sua volta, riproduce uno dei guardiani terrifici (nel loro aspetto kodra) dei templi buddhisti. Il guardiano è rappresentato nell'atto di arrivare repentinamente a stornare i nemici della fede buddhista (nemici esterni, come imperatori che perseguitarono il buddhismo; o interni, come i nostri dubbi): per questo i suoi drappi fluttuano tempestosi nell'aria. Si confronti il piedistallo ad esempio con i celeberrimi guardiani Niō della bottega dei fratelli Unkei e Kaikei, realizzati per il portale sud del Tōdaiji a Nara, nel 1203, periodo Kamakura. Naturalmente, con i dovuti distinguo: Nel caso di Niō di Nara, si tratta di statue lignee alte più di 8 metri.Oggetto acquisito nel 1888.