Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
spessore: inizio 1,1 mm; fine 1,5 mm
sec. XIX
per scrivere su foglie di palma
Il pigmento veniva raccolto nella parte alta dello stilo, una sorta di serbatoio a forma conica rovesciata; da lì fuoriusciva poi dalla punta dello strumento.
Diversi musei emiliano-romagnoli conservano esemplari di fogli di palma manoscritti (lo stesso Museo di Modena, oggetti n° 012-015), che nei secoli scorsi era la forma del libro (soprattutto buddhista) nel sud-est asiatico; ma nessuno conserva lo strumento con cui venivano redatti.