Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
legno
sec. XIX
possibile si tratti di una tazza per la questua del monaco buddhista
La tecnica della lacca venne importata dalla Cina verso la metà dell'XI secolo. I pezzi più antichi pervenutici, a Pagan, risalgono al 1274.Si realizzava un'anima in bambù, intessuto in crine di cavallo (più tardi solo in bambù e legno), su cui si applicava una resina vegetale, estratta dall'albero thitsi. Si lasciava seccare questo primo strato, poi si applicava una seconda patina con lacca e cenere, e così via, sino ad ottenere lo spessore desiderato. Si puliva la superficie dell'oggetto con olio di sesamo, contro una lastra di vetro.Le stoviglie in lacca risultano più leggere e meno fragili di quelle in ceramica e porcellana: erano predilette nell'uso quotidiano.La lacca veniva usata per realizzare le icone buddhiste da portare in processione, grazie alla propria leggerezza.Il pezzo è simile al n° 24 del medesimo Museo.