Museo d'Arte Cinese ed Etnografico
Viale S. Martino, 8
Parma
[go porowa ra maru]
Cultura Nuova Caledonia
legno
carta
fibra vegetale
cm 58 (a) 31,5 (la)
sec. XIX seconda metà
n. 2464
Arma, clava lignea con la parte contundente a punta e a forma di testa d'uccello stilizzata. La sezione del manico nella parte terminale è più ampia e crea un leggero dislivello che definisce in questo modo l'impugnatura dell'oggetto. Il manico inoltre risulta parzialmente rivestito di un materiale che a mio avviso sembra essere rappresentato da una carta spessa e ruvida, colorata di nero nella parte esterna e più chiara, nella parte a contatto con il legno. Nelle annotazioni riportate dai catalogatori del museo lo stesso materiale viene riconosciuto come stoffa dipinta di nero. Lo stesso materiale è stato assicurato al manico attraverso fili di fibre vegetali avvolti sulla superficie soprattutto nella parte alta del rivestimento.

arma
Meyer in Oceanic Art, riporta che quando la clava veniva usata, veniva fissato alla stessa un fascio di foglie, con lo scopo di investire l'arma di poteri supplementari. Nella lingua locale, "paci", questo tipo di arma era denominato "go porowa ra maru". Si parla di tale oggetto in una lettera di Padre Bonari a Padre Teodori datata il 6 settembre 1964 in cui il primo sostiene di aver ricevuto l'oggetto da Mons. Pecorari che lo aveva a sua volta ricevuto da un missionario (il cui nome non è specificato) reduce dall'Oceania. (Non si hanno notizie dei padri sopra citati). Forse donato da Mons. Pecorari verso il 1964, l'oggetto è attualmente di proprietà dell'Ente Ecclesiastico, Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere (Roma). Riferimento a precedente inventariazione numero OC 264. Nel 2004 l'oggetto ha ricevuto l'attuale numero inventariale nel corso della risistemazione del materiale etnografico ad opera di P. Iurman E. Il nuovo catalogo è informatizzato e dotato di foto a colori.