Museo d'Arte Cinese ed Etnografico
Viale S. Martino, 8
Parma
[gi okono]
Cultura Nuova Caledonia
legno
stoffa
nefrite molatura/ foratura
fibra vegetale
guscio di noce di cocco
cm 32 (l)
sec. XIX
n. 2463
Ascia rituale composta da un bastone di legno rivestito di vari pezzi di stoffa, d'importazione, di vario tipo, a scacchi rossi nella parte alta, scacchi blu e bianchi in quella sottostante,o a strisce blu e bianche o bianche e rosse. Ad un'estremità, un disco di pietra di serpentino (o nefrite) verde ben molato e con bordi taglienti, è stato fissato per mezzo di fili di fibre vegetali (in parte avvolte con fili di colore rosso). Corde minute fatte passare in fori praticati lungo il bordo inferiore del disco, sono attorcigliate ed intrecciate fra loro lungo il manico e sopra i ritagli di stoffa. Un mezzo guscio di noce di cocco rivestito con un ulteriore pezzo di stoffa è fissato sempre con fili vegetali al manico dell'arma. All'interno devono essere stati inseriti piccoli elementi mobili che producono rumore quando si sposta l'ascia-scettro.

ascia rituale, emblema di rango del capo
L'oggetto chiamato in lingua locale "gi okono", rappresenta uno scettro rituale che simboleggia la forza e il potere del capo e della tribù. L'oggetto simboleggia la visione Kanaka del cosmo. Il disco di serpentino rappresenta la cima frondosa di un albero o anche il mondo ultraterreno, che è sostenuto da un bastone spesso rappresentante il tronco a sua volta supportato da una "cupola" di radici rappresentante la terra. Il bastone/tronco rappresenta dunque il legame fra il cielo e la terra. Si parla di tale oggetto in una lettera di Padre Bonari a Padre Teodori datata il 6 settembre 1964 in cui il primo sostiene di aver ricevuto l'oggetto da Mons. Pecorari che lo aveva a sua volta ricevuto da un missionario (il cui nome non è specificato) reduce dall'Oceania. (Non si hanno notizie dei padri sopra citati). Forse donato da Mons. Pecorari verso il 1964, l'oggetto è attualmente di proprietà dell'Ente Ecclesiastico, Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere (Roma). Riferimento a precedente inventariazione numero OC 263. Nel 2004 l'oggetto ha ricevuto l'attuale numero inventariale nel corso della risistemazione del materiale etnografico ad opera Iurman E. Il nuovo catalogo è informatizzato e dotato di foto a colori.