Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

strumenti e accessori
Africa Orientale, cultura Somali
ferro sagomatura/ battitura a caldo
corno sagomatura/ foratura/ levigatura
argento modellatura
ottone battitura
cm 5 (la) 42 (l)
lunghezza lama 25,
larghezza manico 17
sec. XIX fine
n. 16396
Pugnale a doppio taglio con lama nera in ferro a foglia di ulivo, affilata alla pietra. Il manico, in corno nero, è a forma di I e all'estremità inferiore è stata applicata una piccola placca a cui sono assicurati un puntale conico e due protuberanze ai suoi lati, forse in argento. In corrispondenza dell'elsa, una coccia in ottone decorata con linee parallele verticali e oblique protegge l'impugnatura.

arma da combattimento e da caccia
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.