Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

strumenti e accessori
Africa Orientale, cultura Somali
ferro sagomatura/ battitura a caldo
avorio sagomatura/ foratura/ levigatura
argento modellatura
cm 5 (la) 46 (l)
lunghezza lama 25,
lunghezza manico 21
sec. XIX fine
n. 16392
Pugnale a doppio taglio con lama nera in ferro a foglia di ulivo, affilata alla pietra. Il manico, in avorio, è a forma di I e all'estremità inferiore presenta un pomo d'argento di forma conica e sfaccettata, con rosetta superiore e filigrana alla base. Al centro si trova una fascetta nera con un sottile filo in otone all'interno, mentre in corrispondenza dell'elsa, una coccia in ottone decorata con cinque coppie di incisioni parallele, protegge l'impugnatura.

arma da combattimento e da caccia
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.