Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

strumenti e accessori
Africa Orientale, cultura Amhara
ferro battitura/ saldatura
cm 11 (la) 32 (l)
sec. XIX fine
n. 16386
Morso da cavallo in ferro di forma rettangolare, costituito da due sbarre di ferro ricurve ai lati, unite da una sbarra più corta dritta e trasversale rispetto alle precedenti e da un'altra sbarra a forma di ponte. A ogni angolo sono agganciate quattro anelle per le redini. Agganciato alla sbarra a forma di ponte un anello più grande dei precedenti che era inserito nella mandibola del cavallo.

attrezzatura da cavaliere
Il morso era calzato sul muso del cavallo per consentire di applicare le briglie.
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.Lo scarso diametro dell'anello più grande fa ragionevolmente supporre che il morso fosse applicato a un cavallo di piccole dimensioni, forse un cavallo arabo.