Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

strumenti e accessori
Africa Orientale, cultura Oromo
legno levigatura
ferro forgiatura/ battitura
cm 148 (l)
lunghezza asta: 106,
lunghezza ferro: 31,5,
lunghezza cuspide: 14,5,
lunghezza calciolo: 11
sec. XIX fine
n. 16660
Giavellotto composto da un'asta di legno levigato uniformemente, rastremato verso l'estremità inferiore, dove reca un calciolo a forma di scalpello fissato all'asta.La cuspide, a foglia di ulivo, si contraddistingue per una costola longitudinale per circa 1/3 della sua lunghezza, affiancata da due profonde scanalature. Il ferro, inserito a pressione come il calciolo, alla base del collo presenta una modanatura, mentre al vertice due alette appena accennate.

difesa
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.