Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

strumenti e accessori
Africa Orientale, cultura Oromo
legno levigatura
ferro battitura/ sagomatura
cm 171 (l)
lunghezza asta: 125,
lunghezza: ferro: 37,5,
lunghezza cuspide: 19,
lunghezza calciolo: 18
sec. XIX fine
n. 16638
Giavellotto composto da un'asta di legno levigato e assottigliato all'estremità inferiore, dove è stato inserito un calciolo in ferro a forma di scalpello. Una sbarretta di ferro a forma di corda è avvolta a spirale in cinque giri sopra esso. La cuspide, a foglia di ulivo, è stretta e lanceolata, e reca una costola lanceolata per metà della sua lunghezza.Il collo tronco-conico in metallo applicato all'asta, sulla base presenta una modanatura sporgente e affilata.

difesa
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.