arredi e suppellettili
Asia del sud
rame fusione/ incisione
cm 48 (a) 48 (la)
sec. XIX
n. 3269
Vassoio o piatto ottagonale, decorato con motivi fitomorfi su tutta la superficie, a cui sono aggiunte quattro figure antropomorfe ai margini della cornice del riquadro centrale e una figura zoomorfa (uccello)nella parte sottostante la cornice. Nel riquadro centrale compare una scena tratta dalla mitologia indiana che ha per protagonista la dea Durga.

adorazione religiosa/ornamento
Manufatto di carattere decorativo.
La scena rappresenta la dea Durga mentre uccide l'invincibile demone Mahisa #Durga Mahisa-asura-mardini#. La dea è qui raffigurata a cavallo della tigre, il suo veicolo, in sanscrito #vahana#, e con dieci braccia armate, mentre il demone, #asura#, #Mahisa# si manifesta con fattezze per metà antropomorfe, per metà zoomorfe.

La collezione orientale fu raccolta nel 1902 dal professor Francesco Lorenzo Pullé, docente di sanscrito dell'ateneo bolognese, durante il viaggio di ritorno dall'Indocina, dove Pullé si era recato per partecipare al XIV Congresso Internazionale degli orientalisti, tenutosi presso l'appena sorta École Française d'Extrême-Orient, presso la quale egli rappresentava ufficialmente l'Italia, insieme al sinologo Ludovico Nocentini. Durante l'anno accademico 1907-1908 Pullé fondò il "Museo di Etnografia Indiana", che fu aperto nelle stanze del Palazzo dell'Archiginnasio assegnate come appartamento al bibliotecario - e rimaste vuote in quegli anni. Aggregato come sezione al Gabinetto di Glottologia dell'Università di Bologna, il museo, sorto sul modello del Museo Indiano di Firenze di Angelo De Gubernatis, fu chiuso nel 1935 alla morte di Pullé. Oltre alla collezione raccolta da Francesco Pullé in India, negli anni di attività del museo furono acquisiti manufatti donati dal conte Francesco Pizzardi, che aveva soggiornato in India nel 1877, e dal signor Pellegrinelli. Riguardo a queste donazioni non si hanno purtroppo notizie più precise. Il vasto pantheon hindu accolse #Durga#, un'altra manifestazione della dea #Kali#, nelle vesti di "distruttrice del demone Mahisa", in rappresentazioni del tutto simili a quella incisa nel riquadro centrale del vassoio in esame. Il culto di #Durga# è particolarmente vivo in India.