Museo del Prosciutto di Parma
Via Bocchialini, 7 (c/o ex Foro Boario)
Langhirano

strumenti e accessori
legno
ferro forgiatura
cm 220 ca. (a) 160 ca. (la)
lunghezza trave presente nel museo 135
sec. XIX fine,
sec. XX inizio
n. 435
La trave di forca presente nel museo ha ganci in ferro, mentre gli esemplari conservati in magazzino presentano dei fori in cui potevano essere passate delle corde o appesi dei ganci. I pali si incastrano in appositi fori praticati alle estremità della trave.

appendere il maiale ucciso
La forca veniva montata con i due pali di sostegno conficcati nel terreno a sostenere il trave fissato negli appositi incastri. In questo modo si otteneva una struttura adatta ad appendere il maiale da sventrare e dividere in mezzene.
L'esemplare conservato nel museo sembra più antico rispetto a quelli presenti nel magazzino comunale, ed è stato messo a disposizione del Museo dalla ditta Fereoli Gino & Figlio che vanta antiche tradizioni. Le prime notizie dell'attività di lavorazione delle carni suine della famiglia Fereoli si hanno da un documento del 1851: l'elenco dei "Negozianti ed Artigiani esercenti nel Comune di Felino" dove Donino Fereoli era presente come macellatore di minuti bestiami.