Museo dell'Agricoltura e del Mondo Rurale
Corso Umberto I, 22
San Martino in Rio
[piòd]

strumenti e accessori
pianura emiliana
ferro
cm 250 (l)
larghezza alla stiva 70//altezza centrale 50
n. 822
Attrezzo costituito completamente da parti in ferro, con una bure lunga cm.185, larga e alta cm.6, che nella parte anteriore si assottiglia per un tratto di 70 cm. fino a terminare con un gancio (rampein). Al centro della bure è inchiodato un telaietto formato da un'asta lunga cm.50, posta a "croce", le cui estremità terminano con un gancio. A questi due "rampein" erano infilate le catene collegate a loro volta al carrello (barcunsêl). A circa 30 cm. posteriormente a questo telaio è fissato, per mezzo di fasce metalliche e bulloni, il coltro (coltra), che sporge sotto la bure perpendicolare alla punta del vomere (gmér). All'estremità della parte posteriore della bure è fissata la stiva (còvi). Sempre posteriormente, ma sotto la bure, è fissato il ceppo, alto cm.40, che funge da punto d'appoggio dell'aratro in fondo al solco e che, soprattutto, sostiene il vomere e il versoio, applicati al lato destro del ceppo rispetto alla stiva. Parti componenti: bure (bôra), vomere (gmèr), versoio (assa), coltro (còltra), carrello (barcunsèl), timone (timòun), regolatore (tempradòra), ruote (ròdi). Oggetto: vomere (gmèr) pezzo di ferro trapezoidale con la base maggiore di cm.40, la base minore di cm.30, i lati obliqui di cm.16 e cm.12. Sulla base maggiore c'è il filo della lama; la base minore, più spessa, presenta tre fori in cui vengono infilati tre bulloni per fissare, così, il vomere al ceppo. Serve per tagliare il terreno nella parte inferiore del solco. Oggetto: versoio (assa) lamina di ferro sagomato, lungo cm.117, a forma di ala. Nel punto di maggior larghezza misura cm.36. E' applicato al ceppo per mezzo di chiodi fissati al versoio, filettati e imbullonati. Come ulteriore rinforzo, il versoio appoggia su un'asta di ferro sagomato lunga cm.60 circa, che lo collega al ceppo. Dal punto in cui quest'asta è fissata al versoio parte un'altra asta fermata alla "cova" destra della stiva, a circa cm.20 dall'impugnatura. Il versoio serve a rovesciare la zolla appena tagliata dal vomere. Oggetto: stiva (côvi) costituita da due aste in ferro sagomate, lunghe circa 80 cm. a forma di "V" molto aperta, fissate ai lati della bure per mezzo di due bulloni e terminanti con due impugnature di cm.15. La "cova" destra è più curvata verso l'esterno per consentire al guidatore di posizionarsi più a destra rispetto alla bure. L'impugnatura di sinistra è munita di paramano, asta di ferro sagomata saldata al manico larga cm.4 e lunga cm.20 circa, allo scopo di riuscire ad arare anche vicino agli alberi senza ferirsi. A circa 50 cm. dalla bure, come rinforzo, i due manici sono collegati da un'asta lunga cm.45, fissata con due chiodi ribattuti. La stiva consente la guida dell'aratro. Oggetto: carrello (barcunsèl)(n°822 d'inventario) costituitito da due ruote di diametro disuguale (cm.92 e cm.64), collegate tra loro non da un normale assale, bensì da due ferri a "L", uno molto lungo (cm.60x70), l'altro più corto (cm.22x25), che si uniscono vicino alla ruota più piccola. La sbarra più lunga presenta superiormente una sporgenza: in essa e in una delle due fasce metalliche che uniscono le due aste a "L" è stato praticato un foro in cui è infilato un'asta tubolare con vite senza fine. Superiormente è stata applicata una manovella con impugnatura. Girando la manovella si potevano pareggiare le due ruote in quanto la ruota più piccola rimaneva nel terreno da dissodare. La funzione del carrello è di sostenere il regolatore e il timone e consentire così all'aratro di procedere sul terreno. Oggetto: regolatore (tempradora) speciale telaio fissato sulla sbarra più lunga che unisce le due ruote e a cui è collegato anche il timone. E' costituito da una striscia di ferro sagomato, spessa cm.1,5 e larga cm.4, a forma di rettangolo con i vertici arrotondati, i cui lati minori misurano cm.22, quelli maggiori cm.52. I lati maggiori, posti perpendicolarmente alla sbarra, formano ad un certo punto una torsione che permette alla striscia di combaciare perfettamente alla sbarra suddetta. In direzione del timone è presente un ferro ad "U" (cm.23x23x18) le cui estremità servono da bielle alle due strisce della "tempradora". A rinforzo del telaio ci sono due tubi fissati in alto ai due vertici del rettangolo e in basso al ferro ad "U". Nella parte centrale superiore del telaio è praticato un foro in cui è infilato un pezzo di ferro terminante a vite e in basso con una piastra larga cm.12 che ha al centro un foro largo cm.8. La vite è tenuta in sospensione per mezzo di un grosso galletto le cui ali (di cm.9) sono a distanza di cm.14. Alla base di questa piastra vi sono due aste larghe cm.4 e lunghe cm.36 con vari fori, poste parallelamente ai lati minori del rettangolo, una davanti e una dietro. All'estremità di esse venivano agganciate le due catene che partivano dalla bure. La funzione del regolatore è quella di effettuare un'aratura più o meno profonda. (dèr la tempra). Oggetto: timone (timòun) asta di ferro lunga cm.80 terminante ad un'estramità con un gancio cui veniva applicata l'attrezzatura per i buoi o cavalli oppure agganciato al trattore. L'altra estremità, terminante a forcella, è infilata nella parte inferiore del telaio della "tempradora". Tramite un perno da infilare in uno dei fori del ferro ad "U" il timone è spostabile. La funzione del timone è consentire il traino dell'aratro.

usato per un'aratura (arèr) profonda del terreno
La bure era infilata nel carrello che veniva trainato da animali, o da un trattore. Posteriormente il guidatore impugnava "al dò côvi" e cercava di far in modo che l'aratro seguisse una linea retta. L'aratura veniva effettuata con solchi a distanza regolare e in maniera tale che si formasse un campo con un colmo e uno scolo.