strumenti e accessori
legno
ferro
cm 28 (a) 45,5 (la) 14 (p)
sec. XIX
Forma vuota per borsa trapezoidale. La forma è assemblata con chiodini. Un foro nella parte superiore facilita l'estrazione della forma dalla borsa terminata.

dar forma alla borsa di paglia
La striscia di paglia veniva intrecciata intorno alla forma che alla fine veniva sfilata.
La lavorazione della paglia fece di Monghidoro un importante centro commerciale della treccia e del treccino. Tra i vari tipi di grano coltivati da paglia, il rosso gentile aristato era il più indicato per essere intrecciato perchè molto alto; seguiva il frassineto, l'arieto, il mentano e il mottino, la cui punta era rossiccia e il pedale bianco molto resistente. La mietitura del grano veniva effettuata con degli ampi falcetti. Le paglie scelte dai covoni, venivano disposte al sole in piccoli fasci per un ulteriore essiccamento; la fase successiva consisteva nel prendere le mannelle, disporre le spighe alla stessa altezza e sbatterle contro pietre inclinate per far cadere i chicchi sull'aia imbovinata e conservare intatta la paglia per essere poi ripulita con un pettine. Migliaia erano le donne e i ragazzi che lavoravano la paglia nel comune di Monghidoro e in quelli limitrofi oltre ad alcune centinaia di uomini.
Vi era anche l'antico rito della veglia, quando nelle lunghe e fredde sere invernali, era usanza recarsi a vicenda a casa dei vicini e intorno al camino, dove si rimaneva in conversazione fino a notte avanzata e intanto si spagliava e si intrecciava.