Casa Panzini, interno. Foto di Luca Bacciocchi.
CSI
CSID Letterati
Bellaria-Igea Marina

La Casa Rossa di Alfredo Panzini - Museo e Parco culturale

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Via Pisino, 1
loc. Cagnona
Bellaria-Igea Marina (RN)
Tel: 0541 343 747
villa con parco
Storia
Casa-museo/dimora storica
Alfredo Panzini (1863-1939)
Casa Rossa è il villino in cui lo scrittore Alfredo Panzini (1863-1939) trascorreva le vacanze. Personaggio di spicco del panorama letterario italiano degli anni a cavallo tra le due guerre mondiali, allievo di Carducci, attraverso le paure e le incertezze dei suoi personaggi Panzini testimonia il tribolato passaggio dalla società agraria tradizionale, ancorata agli antichi valori di onestà, modestia e cultura, al mondo industrial-capitalistico. Nella sua estrema semplicità e modestia, la costruzione esprime lo spirito autentico del proprietario. Gli affreschi riportati allo stato originario così come li commissionò lo scrittore nei primi anni del Novecento riprendono i nuclei tematici dell'arte panziniana: il mondo classico (l'anfora e il tempio ellenistico), la natura (il mare), la letteratura (il ritratto di Dante che domina il soffitto di una delle camere da letto), il viaggio (il treno). In questa cornice impreziosita dagli arredi e dai quadri recuperati, si colloca l'allestimento di Claudio Ballestracci che rielabora con sensibilità alcuni di questi elementi: dalle grandi vele che accolgono i visitatori nella sala d'ingresso, alle ricercate teche a lanterna che custodiscono gli oggetti della vita quotidiana di Panzini, ai continui richiami alla bicicletta (vera protagonista del suo capolavoro “La lanterna di Diogene”).

Accanto alla casa Rossa è presente una casetta dove visse il mezzadro di Panzini, Finotti.
"Di Finotti ci viene presentato l’intero campionario di attività: dall’estirpazione delle erbacce fino all’allevamento delle bestie e la cura della stalla. Panzini dimostra nei riguardi del suo mezzadro una ruvida simpatia, anche se non evita di segnalarne, per esempio nella maniera attraverso cui “governa” la sua famiglia, le spigolosità e le asprezze del carattere." (http://www.casapanzini.it/it/casa/casa_finotti.html)

Casa Rossa is the villa where the writer Alfredo Panzini (1863-1939) used to spend his holidays. A leading figure on the Italian literary scene in the years between the two world wars and a pupil of Carducci, Panzini expressed, through the fears and uncertainties of his characters, the troubled passage from traditional rural society, anchored to the old values of honesty, modesty and culture, to the industrialist and capitalist world. In its extreme simplicity and modesty, the building expresses the true spirit of its owner. The frescoes, restored to their original state as they were ordered by the writer in the early years of the 20th century, resume the main themes dear to Panzini: the classical world (the amphora and the Greek temple), nature (the sea), literature (the portrait of Dante that dominates the ceiling of one of the bedrooms), travelling (the train). In this setting embellished by the furnishings and the restored paintings, is the exhibition organised by Claudio Ballestracci which reproposes some of these elements with sensitivity: from the large sails that welcome visitors in the entrance to the elegant lantern-type cases holding items from Panzini’s everyday life, to the continuous references to the bicycle (the real star of his masterpiece “La lanterna di Diogene”).

Paesaggi culturali

Panzini trascorse l’infanzia a Rimini e iscrittosi poi alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, divenne allievo di Giosue Carducci e Francesco Acri. Bellaria, con la costruzione della Casa Rossa e il parco giardino con vegetazione mediterranea che circonda la casa, era un vero rifugio dalla città, dove poter coltivare il suo amore per la semplicità e le amicizie letterarie come quelle con Renato Serra e Marino Moretti, le cui case tutt’ora rimangono una testimonianza importante del clima letterario della Romagna del tempo. È sepolto a Canonica di Santarcangelo a fianco della moglie Clelia.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.