Notizie storico-critiche:
In Cina e in Giapppone il restauro dei dipinti con formato di rotolo (in cinese il lizhou e in giapponese il kakejiku) o paravento viene eseguito secondo la tradizione dei montatori: il montatore restaura nello stesso momento in cui crea il formato del dipinto. Il dipinto infatti forma un tutt’uno con il tessuto di montaggio o con il legno della struttura. L’arte di montare e restaurare opere d’arte su carta e seta è una pratica antichissima orientale. Una delle più antiche descrizioni dettagliate sul montaggio e sulla conservazione si trova su un trattato Cinese sull’agricoltura e altri temi inerenti scritto da Chia Ssu-hsieh nel V sec. che in sintesi descrive come: 1) maneggiare e trattare l’oggetto con cura e attenzione, 2) scegliere materiali corretti per la conservazione, 3) usare luce trasmessa per esaminare l’opera, 4) controllare le custodie contro infestazioni durante l’immagazzinaggio, 5) esporre l’oggetto a livelli corretti di umidità, 6) escludere l’oggetto dalla luce.
Stato di conservazione:
Lo stato di conservazione generale dei dieci rotoli cinesi in oggetto non era buono. Infatti, sono privi del loro montaggio e del loro contesto originale. L’aspetto generale della struttura dei supporti risultava molto compromesso dalle ampie ondulazioni e da un preoccupante irrigidimento generale. I fattori che avevano contribuito allo stato di degrado variavano dall’invecchiamento naturale del manufatto nel tempo alla noncuranza e scorretta manutenzione, agli interventi dei vecchi restauri.
Considerando la delicatezza della generale situazione conservativa delle opere in questione l’intervento di restauro doveva eliminare e recuperare quanto possibile dalla struttura cartacea e serica per riottenere una buona ricostituzione dell’entità fisica delle materie. (Il montaggio su seta delle opere non è stato contemplato.)
Era quindi opportuno eliminare da tutte le opere la vecchia controfondatura e il vecchio montaggio riadattato che compromettevano lo stato di conservazione dei dipinti e sostituirli con carte giapponesi idonee. Nel caso di Canto Concorde(n.485), dove tale intervento avrebbe compromesso l’attuale stabilità raggiunta (oltre all’irrigidimento del tessuto, le fibre seriche si erano imparentate con il supporto cartaceo,) si è invece intervenuto ricostituendo e consolidando la carta e seta, mantenendo il vecchio montaggio.
Descrizione dell'intervento:
PULITURA
a secco: spolveratura con pennelli morbidi e con aspirapolvere a bassa potenza e con miniaspiratore, localizzato alle zone dove si è accumulato lo sporco (recto e verso).
Rimozione dei vecchi restauri, veline, ridipinture.
Asportazione dal verso della carta di rifodero, e degli inserti.
Eliminazione meccanica a bisturi dei residui dei vecchi collanti dal verso.
Smacchiatura e attenuazione locale delle macchie, aloni.
CONSOLIDAMENTO
Risanamento strutturale:
Saldatura degli strappi con striscioline di carta giapponese e MC;
tinteggiatura delle carte e/o seta per integrare le lacune.
integrazione delle lacune con inserti di carta giapponese con carta idonea per il restauro dello stesso spessore dell’originale, o con seta;
Applicazione del controfondo sul verso con un velo di carta giapponese e MC, o costruzione di falsi margini con carta giapponese e adesivo amido di grano; Controfondatura dell’opera con adesivo amido di grano (diluizione in base allo strato da foderare) e con carte giapponesi (tutte composte con fibre di kozo.)
Rimontaggio e rincollaggio dei bordi.
Costruzione di falsi margini.
Rilassamento graduale del supporto per umidità capillare.
Asciugatura su pannelli.
INTEGRAZIONE PITTORICA
con matite colorate e/o acquerelli