Collezione Mazzolini Fondazione di San Antonino e Colombano
Disegni
Sculture
De Pisis Filippo
Rosai Ottone
Sironi Mario
Funi Achille
Marussig Pietro
Guidi Virgilio
Campigli Massimo
Tosi Arturo
De Grada Raffaele
Spazzapan Luigi
Veronesi Luigi
Tomea Fiorenzo
Sassu Aligi
Migneco Giuseppe
Omiccioli Giovanni
Morlotti Ennio
Cassinari Bruno
Broggini Luigi
Capogrossi Giuseppe
Nigro Mario
Birolli Renato
Santomaso Giuseppe
Corpora Antonio
Turcato Giulio
Ajmone Giuseppe
Sanfilippo Antonio
Licata Riccardo
Parmeggiani Tancredi detto Tancredi
Baj Enrico
Cappello Carmelo
Pomodoro Arnaldo
Pomodoro Giò
Marchese Giancarlo
Bonalumi Agostino
Bueno Antonio
Romagnoni Giuseppe detto Bepi Romagnoni
Recalcati Antonio
Manzoni Piero
Hsiao Chin
Carrà Carlo
Lilloni Umberto
Fontana Lucio
Berti Vinicio
Scanavino Emilio
Ceretti Mino
Cazzaniga Giancarlo
Biasi Guido
Vigo Fiamma
Martini Sandro
Piacenza (PC)
Arte figurativa
La raccolta museale dei fratelli Simonetti - Ettore e la sorella Fede, entrambi medici- infatti nasceva dall'intimo legame dei due scienziati con i loro pazienti, per la maggior parte noti artisti. In seguito, la collezione passò a Domenica Rosa Mazzolini, infermiera fidata presso lo studio dei dottori milanesi, e futura mecenate della curia di Piacenza e Bobbio, la quale, oltre a proseguire l'attività collezionistica arricchendola con pezzi inediti, si prodigò altresì per una apertura al pubblico di questo sconosciuto patrimonio artistico. La fruibilità permanente dell'ingente materiale, inizialmente raccolto in forma privata, è stata perciò possibile grazie alla realizzazione di una sede piacentina della Fondazione dei Santi Antonino e Colombano, creata appositamente per la conservazione e la valorizzazione di tale patrimonio artistico, che si auspica diventi l'ideale proseguimento della vicina Galleria Ricci Oddi. Come sede di mostra permanente è prevista la collocazione presso la ex-centrale elettrica di Piacenza realizzata, fra il 1925 e il 1926, dall'architetto Piero Portaluppi.
Il generoso lascito alla Curia, oggi si compone di 27 sculture e di 872 fra quadri e opere grafiche rappresentativi del panorama artistico del Novecento italiano. La collezione, costituitasi in cinquant'anni di amorevole impegno, presenta pertanto le produzioni di differenti e molteplici correnti artistiche, che variano da dipinti metafisici e della surrealtà neobarocca di Giorgio de Chirico al verismo di Arturo Tosi, dal post impressionismo di Filippo de Pisis al verismo purista di Ottone Rosai e Carlo Carrà, dal naturalismo di Raffaele De Grada al post cubismo di Massimo Campigli, dal chiarismo di Umberto Lilloni all'astrazione concreta di Giuseppe Ajmone, Renato Birolli e Bruno Cassinari, dall'informale di Antonio Corpora, Tancredi e Giò Pomodoro all'astrazione geometrica di Luigi Veronesi; ed ancora dalla nuova figurazione di Virgilio Guidi allo spazialismo concettuale di Lucio Fontana, dall'arte organica e nucleare di Enrico Baj e Guido Biasi all'informale segnico di Giulio Turcato, Emilio Scannavano, Giuseppe Caporossi e Antonio Sanfilippo, dall'informale concettuale di Piero Manzoni e Agostino Bonalumi alla nuova figurazione esistenziale di Giangiacomo Spadari.
La mostra, abbinata ad una serie articolata di eventi e di convegni, è proseguita sino al febbraio 2007, presso il Palazzo del Podestà di Castell'Arquato e il Palazzo Vescovile di Bobbio, altri due gioielli delle terre piacentine, grazie al sostegno del Comune e della Provincia di Piacenza, al patrocinio dei Comuni territoriali, della Regione Emilia Romagna e dell'Istituto Beni Culturali, nonché per merito di sponsorizzazioni private. Inoltre, diverse iniziative sono state realizzate dalla Diocesi e dalla società Cenacolo, con l'intento di coinvolgere all'emozione estetica e alla conoscenza dell'arte del XX secolo il più vasto pubblico: sono stati organizzati laboratori didattici per scuole dell'infanzia, primarie e secondarie, convegni e seminari di confronto sui linguaggi artistici del Novecento e del presente, e i "dialoghi con gli artisti" del territorio Maurizio Bottarelli e Armodio, ossia interviste volte ad ascoltare e percepire visivamente la profondità di un'umanità che interroga, medita e si esprime con successo attraverso la creatività artistica.