Reggio Emilia

Settimana della fotografia europea

Orari e Tariffe
Da lunedì a sabato: 9.00-13.00 / 13.30-18.00. Domenica: 9.00-12.00
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.
Artisti
sedi varie
Reggio Emilia (RE)
Tel: 0522 456 660
Arte figurativa
Arte concettuale
Multimediale
Zygmunt Bauman
Joseph Rykwert
Bartolomeo Pietromarchi
Antonella Anedda
Martin Pollack
Cees Nooteboom
Roberta Valtorta

Reggio Emilia Settimana della Fotografia Europea è un progetto di ricerca fotografica promosso dal Comune di Reggio Emilia che culminerà in un programma di eventi tra il 28 aprile e il 5 maggio 2006.
Il programma prevede due grandi esposizioni centrali, curate da Angela Madesani - storica della fotografia e critica d'arte - e affiancate da una ampia offerta di iniziative, lezioni, conferenze e mostre collaterali.
La prima mostra, Storie Urbane, coinvolge quindici protagonisti europei, tra i più importanti nel panorama internazionale, impegnati a Reggio Emilia in un lavoro collettivo che intende indagare lo spazio urbano proponendo un nuovo sguardo sulla città e la sua comunità.
Nell'epoca del disorientamento e della perdita del luogo, l'immagine fotografica attira l'attenzione sulla relazione tra la persona e lo spazio circostante scandito dalla molteplicità dei paesaggi.
La seconda mostra, Al limite. Arte e fotografia tra gli anni Sessanta e Settanta, è una riflessione sul tema del limite attraverso i lavori realizzati da una cinquantina di artisti di fama internazionale tra gli anni Sessanta e Settanta: una prima ricognizione italiana della produzione fotografica di quel periodo cruciale in cui la fotografia diventa lo strumento di ricerca di molti artisti della Pop Art, dell'Arte concettuale e della Land Art.
Con Reggio Emilia Settimana della Fotografia Europea, il Comune di Reggio Emilia intende esplorare la propria identità nell'orizzonte europeo.
Un percorso di ricerca di una nuova visione del paesaggio in trasformazione che si inscrive idealmente in quella corrente della fotografia contemporanea inaugurata in Italia da Luigi Ghirri a partire dai primi anni Ottanta. L'opera del fotografo reggiano è un imprescindibile punto di riferimento, non solo perché ha dato il via al rinnovamento della fotografia italiana negli ultimi decenni ma anche perché ha saputo creare un dialogo tra la fotografia e le arti: l'architettura, la letteratura, il cinema.
Obiettivo del programma è sollecitare una riflessione sui luoghi, le identità, i bisogni, le aspirazioni, i progetti delle nostre città, sottolineando la centralità della cultura nelle politiche di pianificazione strategica, in un momento in cui Reggio Emilia è protagonista di un importante processo di trasformazione urbanistica che ne ridefinirà il disegno complessivo.
Questo percorso verrà accompagnato da proposte culturali mirate a coinvolgere un pubblico ampio, sviluppando un più stretto rapporto fra i progetti, le intelligenze e le aspettative della comunità e contribuendo a fare uscire l'urbanistica dai confini specialistici della disciplina, per farla divenire materia che riguarda la vita di tutti.
A questo fine, Reggio Emilia invita nella Città del buon vivere alcuni degli sguardi più interessanti del continente per promuovere un confronto tra "visioni urbane" diverse.
Reggio Emilia Settimana della Fotografia Europea è l'avvio di un più ampio progetto di valorizzazione di un patrimonio culturale di rilievo che colloca Reggio Emilia, la Fototeca della Biblioteca Panizzi e il suo Archivio Ghirri tra i luoghi più significativi della fotografia contemporanea.
Amanti della cultura, delle arti e della fotografia, o semplicemente curiosi di tutta Europa potranno conoscere il mondo della fotografia attraverso incontri con fotografi, artisti, critici, intellettuali, che si terranno nei tradizionali luoghi della cultura e anche in sedi insolite ma di forte valenza storico-artistica.
Sarà tutta la città ad animarsi: associazioni, circoli culturali, librerie, caffè, ristoranti diverranno luogo di intrattenimento culturale dove pubblico, autori e artisti avranno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi.
I temi centrali del progetto di ricerca fotografica reggiano sono quelli del limite e del confine, considerati non solo e non tanto in senso geografico, piuttosto sociale, psicologico, culturale.
La seconda edizione, nel 2007, è curata da Elio Grazioli per immaginare un'identità dell'Europa in trasformazione attraverso l'obiettivo fotografico puntato sulle diverse realtà urbane. Sullo sfondo di un calendario ricco di eventi si confrontano vari artisti internazionali sull'attuale stato della fotografia, sull'impatto del digitale, sull'interazione immagine e parola nell'arte e nella letteratura.
È Umano troppo umano il titolo e tema chiave della terza edizione di Fotografia Europea, rassegna internazionale curata a Reggio Emilia da Elio Grazioli e dedicata al controverso concetto di corpo indagato nelle sue molteplici e a volte radicalmente opposte accezioni. Secondo l'approccio multidisciplinare ormai consolidato, alle numerose mostre temporanee organizzate fino all' 8 giugno 2008 in una quindicina di luoghi della città - dai Chiostri di San Domenico allo Spazio Gerra, all'Ex Opg, alla Sala Verdi, solo per citarne alcuni - si affianca un articolato calendario di oltre cento eventi che fino al 4 maggio propone al pubblico lectio magistralis, conversazioni, seminari, workshop e spettacoli, tutti dedicati al filo conduttore unico e che vedono quest'anno la partecipazione, oltre che dei fotografi, degli artisti e dei critici coinvolti nelle mostre, di autorevoli esponenti del panorama intellettuale sia italiano che internazionale. Tra questi, Alberto Abruzzese, Oliviero Toscani, Derrick De Kerckhove, Giovanni De Luna, Adriana Cavarero, Umberto Galimberti, Vito Mancuso, Laura Pugno. Per la sezione relativa alle mostre personali, sono stati selezionati quest'anno cinque autori europei appartenenti a periodi storici e contesti socioculturali diversi, ma accomunati dall'essersi resi protagonisti di nuove sperimentazioni e riflessioni teoriche sul tema della raffigurazione della corporeità, da Raoul Hausmann a Wols, Paolo Gioli, Jorge Molder, Pierre et Gilles. Inoltre quattro produzioni dedicate, nelle quali quattro fotografi europei - Erwin Olaf, Ann-Sofi Sidèn, Antoine D'Agata e Aneta Grzeszykowska - sono stati invitati a proporre la loro soggettiva interpretazione iconografica del tema chiave Umano troppo umano. Integra il programma delle mostre l'esposizione dei trenta lavori selezionati nell'ambito del premio internazionale di fotografia The Core of Industry organizzato in collaborazione con l'Associazione Industriali di Reggio Emilia: nella cerimonia di premiazione, il 2 maggio 2008, il primo classificato riceverà un premio del valore di 5mila euro per la realizzazione di un progetto fotografico sulla realtà industriale di Reggio Emilia, che andrà a inserirsi nel programma dell'edizione 2009 di Fotografia Europea.
Come ogni anno, anche per la terza edizione di Fotografia Europea del 2008, intitolata "Umano troppo umano", sono stati chiamati a produrre progetti specificamente dedicati quattro artisti internazionali. Le loro opere sono state acquisite dal comune di Reggio per integrare il corpus di lavori già raccolto in occasione delle due precedenti manifestazioni. L'olandese Erwin Olaf, la svedese Ann-Sofi Sidén, il francese Antoine D'Agata e la polacca Aneta Grzeszykowska utilizzano il mezzo fotografico per interpretare attraverso immagini suggestive, ironiche e spiazzanti i concetti di presenza, corporalità e identità.
La quarta edizione, svoltasi nel 2009, ha avuto invece come tema principale l' "Eternità". Numerose come sempre le esposizioni che hanno visto protagonisti Josef Sudek, Franco Vimercati, Balthasar Burkhard, Joan Fontcuberta, Jean Baudrillard. Il tutto è stato arricchito da dodici progetti espositivi con opere di Luigi Ghirri, Antonio Biasiucci, Ivano Bolondi, Katy Couprie, Erminia De Luca, Françoise Huguier. "Clear Light" è stato invece un tributo alla figura del Dalai Lama. Un ruolo importante è stato svolto anche dalla rassegna di documentari sulla fotografia, da workshop e letture portfolio.
L'"Incanto" è stato invece il tema della quinta edizione di Fotografia Europea che ha visto un importante "Omaggio a Man Ray" oltre che le quattro personali di Mark Borthwick, Ange Leccia, Alessandra Spranzi e Richard Wentworth. Innumerevoli anche le mostre collettive, che riuniscono i prodotti della ricerca fotografica di più autori.
L'edizione 2011 si inserisce a pieno nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non a caso la mostra simbolo per quest'anno è "Verde, Bianco e Rosso. Una fotografia dell'Italia". Tra le altre si ricordano "Stanley Kubrick. Visioni e finzioni (1945-50). Cinque anni da grande fotografo" a Palazzo Magnani, "bianco papa" e le personali di Paolo Roversi, Davide Mosconi, Paola Di Bello ai Chiostri di San Pietro e Mario Dondero a Palazzo Casotti.


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