Atrio della Casa-Museo
Esterno della casa di famiglia
Salone con esposizione delle opere
Studio dell'Artista
CSI
CSID Artisti
Boretto

Casa Museo al Belvedere Pietro Ghizzardi

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Collina C. (a cura di), "I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo", Bologna, Compositori, 2004, p. 52

Museo nazionale arti naives Cesare Zavattini (a cura di), Pietro Ghizzardi, Luzzara, Amministrazione comunale, stampa, 1996.
via De Rossi, 27/b
Boretto (RE)
Tel: 340 507 2384
casa con giardino
Arte
Arte figurativa
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Ghizzardi Pietro (1906/ 1986)

Gestita dalla nipote del pittore, la Casa Museo Pietro Ghizzardi è interamente dedicata all'attività retrospettiva dell'artista ed è allestita all'interno dell'abitazione di famiglia dove Ghizzardi visse gli ultimi dieci anni della propria esistenza. Nell’appartamento, i dipinti, di grandi dimensioni, fanno bella mostra sulle pareti riccamente colorate. Occhiali, cappelli, oggetti quotidiani del Ghizzardi sono custoditi insieme ai libri, ai colori e all’archivio fotografico e video. Un grande murales, realizzato con la stessa tecnica che lo rendeva affascinante agli occhi di intellettuali come Zavattini, è visibile in una stanza della casa. La famiglia mette a disposizione il materiale bio-bibliografico, le rassegne stampa e la raccolta completa dei cataloghi di mostre dell’artista, personali e collettive.

The Pietro Ghizzardi Museum Home is run by the painter’s grand-daughter Nives. It is entirely dedicated to providing a retrospective on Ghizzardi’s work and is housed in the former family home.
Pietro Ghizzardi (1906-1986) had a lengthy literary, painting, sculpting, and graphic arts career, all within the scope of naïve art. He explored the typical Po Plain facets of this art style, initially with an expressionist style veiled with “romantic awfulness”, which grew simpler over time into a stylized, naive approach, with a particular predilection for the portrait art of his era .
His artistic ability was acknowledged rather late, after a life spent painting in the countryside with natural colours and using poor surfaces: in 1977, he received the Viareggio Literary Prize for his autobiography. Following this award, his paintings broke onto the international scenes, with anthologies held in Italy, France, Germany, and England.

Paesaggi culturali

Pittore che viveva e si nutriva del panorama “della bassa” al pari di Ligabue e Rovesti, Ghizzardi cambiava spesso casa da ragazzo, sostando sulla riva reggiana del Po. Nella sua carriera dipinse il ciclo d’affreschi di Villa Soliani-Pini a Boretto, dove ritratti di personaggi storici, amici, leggende popolari, storie sacre, stelle del cinema e animali convivono nell’affresco itinerante realizzato con colori autofabbricati e prendono forma lungo le pareti dei due piani della villa settecentesca. Cesare Zavattini ne rimaneva impressionato al punto da chiamarla “la Cappella Sistina della bassa”. Un altro grande affresco è presente a Parma a casa Morelli, allora abitata dalla pronipote Lucia. Ghizzardi disegnava una monumentale Ultima Cena, in cui inseriva il proprio autoritratto tra gli apostoli che circondano Cristo nell’atto di spezzare il pane, e un grande ritratto di famiglia con animali.

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