Pinacoteca Civica Domenico Inzaghi
Via Mentana, 32
Budrio (BO)
ambito bolognese (?)
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 78.5 (la) 107.5 (a)
sec. XVII (1600 - 1610)
Più che a prototipi pittorici, quali ad esempio la pala di San Domenico a Bologna, il dipinto si accosta, iconograficamente alle soluzioni dell'illustrazione libraria cinquecentesca: la disposizione circolare dei misteri, come petali della mistica rosa cui la preghiera voleva alludere, ribadita dalla collana di quindici grani che l'accompagna all'interno, le quattro teste dei cherubini che riquadrano il dipinto, le coppie di rose che intervallano i tondi con i singoli misteri, sembrano rinviare infatti alle stampe destinate ad illustrare la letteratura di devozione popolare, tirate in gran numero anche prima che, con la Battaglia di Lepanto (1571) il culto della Madonna del Rosario si diffondesse enormemente nel mondo cattolico. Non risulta quindi opportuno ritardare l'esecuzione del dipinto al XIX secolo (Bodmer 1940), visto che il dipinto ben si colloca nel rinnovato clima di devozione popolare tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII, con risultati che, in ambito per lo più periferico, si qualificano sovente per scelte rigorosamente tradizionaliste: da cogliere in questo caso nell'impianto disegnativo di matrice manierista e nella brillantezza della gamma cromatica. Pur senza poter accedere a una vera e propria identità di mano, risultati analoghi a questo sono proposti dalla bottega di Ascanio Magnanini da Fanano, attiva per la montagna bolognese e modenese nei primi anni del XVII secolo (A. Mazza, L'esercizio della tutela. Restauri tra Modena e Reggio 1985-1998, a cura di J. Bentini e A. Mazza, Modena 1999, p. 26).