Pinacoteca Civica Domenico Inzaghi
Via Mentana, 32
Budrio (BO)
Lippi Giacomo detto Giacomone da Budrio
1577/ 1640
Altra Attribuzione: scuola dei Carracci
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 43 (la) 34 (a)
sec. XVII (1610 - 1640)
n. Cerretani 60
Il dipinto, insieme a quello successivo (n. 00000122), raffigura probabilmente i quattro Padri della Chiesa (Gregorio, Girolamo, Agostino e Ambrogio). Attribuiti dapprima a scuola dei Carracci (Certani 1931), è Bodmer (1940) a proporre il nome di Giacomone da Budrio: un riferimento che, in base al confronto con le poche opere note dell'artista , non è facile provare ma nemmeno smentire in modo definitivo. E' probabile che Bodmer puntasse in particolare sul collegamento con il Paradiso eseguito per la chiesa di Sant'Agata a Budrio (Servetti Donati 1963, p. 108), un dipinto in cui appare chiaro il carattere bifronte della cultura del Lippi, interessata in modo solo superficiale alle novità carraccesche: ai rimandi a Ludovico Carracci, da specificare in relazione alla tela di analogo soggetto da questi dipinta per San Salvatore, si mescolano infatti altri e più cogenti richiami al quadro del Calvaert nella chiesa bolognese di Santa Maria dei Servi. Nei padri della chiesa qui esaminati, i visi rotondi e come gonfi sembrano in effetti modellarsi su soluzioni assai prossime; ma si tratta di un collegamento solo in parte soddisfacente, che poggia sulla genericità della cultura di Giacomone, del quale si possono ora richiamare anche le due tele con Miracoli dell'Eucarestia dipinte nel 1628 per la chiesa di San Pietro a Modena (Benati-Peruzzi in San Pietro di Modena. Mille anni di storia e arte, Milano, 1984, fig. 121).