Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

In una pausa della marcia, alcuni soldati giocano a bocce mentre altri si rifocillano al tavolo di un'osteria. Sorrentino (1949) considerava il dipinto, che appare di qualità molto modesta, di scuola fiamminga, ma è più probabile che si tratti di cosa italiana: esso riflette infatti i modi di quel recupero di Salvator Rosa, evidente soprattutto nelle figurine di destra, che interessa la pittura di battaglia tanto a Napoli come a Roma e a Firenze nella seconda metà del XVII secolo.