Pinacoteca Civica Domenico Inzaghi
Via Mentana, 32
Budrio (BO)
ambito bolognese
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 50 (la) 64 (a)
sec. XVI (1550 - 1599)
n. C. 101
In cattivo stato di conservazione per le estese cadute di pellicola pittorica che interessano soprattutto la parte inferiore. Tipico prodotto devozionale della pittura bolognese intorno al 1570, dipende da una composizione nota attraverso un altro esemplare passato alcuni anni fa sul mercato bolognese (tavola; cm. 79 x 65), che presenta, oltre all'aggiunta di Santa Elisabetta alle spalle di Giuseppe, un livello di qualità più alto e uno stile che punta in modo più diretto su Lorenzo Sabbatini, pur senza che possa venirgli direttamente riferito. Sia quello il modello dal quale il dipinto di Budrio dipende, oppure un altro finora sconosciuto, va rilevato come esso rielaborasse a sua volta spunti più antichi: il busto della Vergine e il movimento del Bambino si ritrovano infatti nello Sposalizio mistico di Santa Caterina di Innocenzo, conservato nel Museo Davia Bargellini di Bologna (cfr. D. Ferriani, Innocenzo da Imola, in Pittura bolognese del '500, a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Bologna, 1986, I, p. 90).