Pinacoteca Civica Domenico Inzaghi
Via Mentana, 32
Budrio (BO)
ambito veneto-cretese
Altra Attribuzione: pittore di "maniera greca" del XIV secolo
pittore di "maniera greca" del XV secolo
pittore di "maniera greca" del XVI secolo
pittore bolognese del XV secolo
dipinto

tavola/ pittura a tempera
cm. 36 (la) 46.5 (a)
sec. XVI (1500 - 1510)
n. C. 96
In stato di conservazione soddisfacente grazie alla competenza tecnica che qualifica i migliori artisti di questa corrente e che qui si esplica in particolare nel sottile reticolo di lumeggiature dorate che, ad imitazione dell'agemina bizantina, solcano il manto di Cristo. In oro sono altresì decorati gli scudi e l'elsa delle spade dei soldati. L'aureola del Cristo, attualmente caduta, doveva essere inizialmente rilevata in pastiglia. L'immagine è definita con grande cura, dal primo piano, occupato dai soldati addormentati, al paesaggio che si spalanca alle spalle del Cristo risorto: in fondo a destra si scorgono le tre croci del Golgota (il minuscolo teschio allude al nome ebraico del luogo, 'monte del cranio'). Tra la vegetazione di sinistra si acquatta un daino. E' stata ritenuta opera di un pittore di "maniera greca" del XIV secolo (Certani 1931), del XV secolo (Sorrentino 1949); del XVI secolo (Arfelli 1935). Solo per Bodmer (1940 ca.) si sarebbe trattato di un pittore bolognese del XV secolo. Pur appartenendo analogamente all'area veneto-cretese, si distingue nettamente, per qualità pittorica e ricchezza decorativa, dagli altri prodotti conservati in Pinacoteca. Alla fissità cifrata dell'immagine principale corrisponde la descrizione minuta e garbata del paese, che presenta i caratteri della pittura veneta tardo-quattrocentesca (Bellini, Montagna). Nella Pinacoteca Classense di Ravenna mostra di deferire allo stesso clima un trittico con Scene cristologiche e Pietà (Angiolini Martinelli 1982).