Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La Vergine è presentata nell'atto di allattare il figlio. La presenza di San Giacomo, reso riconoscibile dalla mantelletta e dal bastone da pellegrino, oltre che dal libro, allude a una devozione particolarmente sentita in epoca medievale e pone forse il dipinto in relazione a un voto compiuto nell'accingersi a un lungo viaggio. Danni di vario tipo costellano la superficie pittorica. Di un pittore dalmata del XV secolo per Certani e Bodmer, è stato riferito alla scuola "cretese-veneziana del secolo XVI" da Sorrentino e Bernardini. Assai modesto nella formulazione, riprende modelli in uso entro un assai ampio arco cronologico, laddove l'accostamento della figura di un santo prossimo nelle dimensioni alla Vergine allude a una data comunque tarda. Nella Pinacoteca Classense, dove si custodisce un nucleo assai ricco di icone, presentano l'identico schema alcune tavole ritenute del XVI o del XVII secolo, dove a Giacomo si sostituisce di volta in volta Rocco, Caterina, Giovanni Battista o Giuseppe. Insieme alla povertà esecutiva, va rimarcata la parca ricerca decorativa, limitata a poche lumeggiature in oro.