Palagi Pelagio
1775/ 1860
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 51 (la) 68.2 (a)
sec. XIX (1813 - 1813)
n. 104
Forma rettangolare, leggibilità verticale. Dipinto non finito.

Questo ritratto è stato identificato da Claudio Poppi con Teresa Tambroni Cuty, effigiata anche da Hayez nel 1815. Questa nobildonna francese, moglie del console Tambroni, incontrò ed apprezzò l'artista bolognese a Roma tanto da commissionargli un suo ritratto. Per questa ragione si ritiene opportuno datare il dipinto alla fine del periodo romano. Ciò è ulteriormente confermato dal fatto che quest'opera è in perfetta sintonia stilistica con gli affreschi di Palazzo Torlonia. L'opera rispetta i canoni della ritrattistica d'inizio Ottocento, rivelando, anche, una particolare attenzione dell'artista per soluzioni compositive più all'avanguardia: francesi, ma soprattutto lombarde. Nel ritratto, in cui Teresa Tambroni è colta di tre quarti davanti ad un basso davanzale, ciò che spicca maggiormente è soprattutto l'atteggiamento spontaneo dell'effigiata, reso dall'artista con il solito interesse per l'introspezione psicologica.