Palagi Pelagio
1775/ 1860
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 135 (la) 96 (a)
sec. XIX (1814 - 1814)
n. 23
Forma rettangolare, leggibilità orizzontale.

Questo è l'ultimo dei piccoli riquadri laterali della Galleria di Teseo in Palazzo Torlonia, come ci descrive il Tambroni. Secondo C. Poppi all'artista premeva, in quest'opera, più una ricerca di piacevolezza decorativa a sfondo erotico che non il rigore filologico dell'esegesi come sosteneva il Tambroni. La fonte più importante di ispirazione del Palagi sembra dover essere individuata negli esempi canoviani, specie le Tre grazie dell'Ermitage e la Danzatrice con cembali, scelta quasi obbligata data l'ammirazione che l'artista aveva per il Canova.
A queste bisognerebbe aggiungere anche il "Cupido e le tre grazie" di Thorvaldsen, e il gruppo scultoreo delle "Ore danzanti" ultimato dal Finelli nel 1824.