Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno, 57
Bologna (BO)
Balla Giacomo
1871/ 1958
cartolina

cartoncino/ matita/ pittura a tempera
cm. 8,9 (la) 14 (a)
sec. XX (1924 - 1924)
Vi è raffigurato un cespuglio di fiori rossi a foglia larghe di colore verde, realizzati mediante linee concentriche. In alto campeggia la scritta ad acquerello blu: BUONA/ VILLEGGIATURA. In basso, sempre ad acquerello blu: ESTIVAMENTE/ GBALLA.
Sul retro nel senso della larghezza, a tutto campo è scritto con acquerello blu: Illmo Sig. AMBRON/ FATT. COTORNIANO/ ROSIA/ prov. SIENA. Sono presenti inoltre il francobollo "POSTE ITALIANE, Cent. 15" con il relativo annullo postale composto dal timbro "Acque salso-bromo-iodiche, SALSOMAGGIORE, marzo-novembre"; e i due timbri: quello di partenza datato ROMA 21.VII.192[4], quello di arrivo datato ROSIA 22.7.24.

Intorno agli anni '20 la poetica dell'artista è volta soprattutto all'indagine dei movimenti cosmici e delle potenze che li generano. Egli rappresenta dunque le forze spirituali che con la loro energia contribuiscono a muovere gli elementi naturali. Nascono così, tra le altre, le serie sulle forze espansive della primavera iniziate nel '16 con "Morbidezze di Primavera" e proseguite poi con gli studi sulle stazioni.
Il corpus delle opere di Giacomo Balla è pervenuto alla Fondazione Lercaro negli anni Novanta del XX secolo grazie alla donazione di Emilio Ambron.
Si tratta in gran parte della corrispondenza tra la famiglia Balla (oltre alla firma di Giacomo Balla compaiono anche quelle della moglie Elisa e delle figlie Luce ed Elica) e la famiglia Ambron.