Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Monumento funebre a parete in marmo bianco, in stile neorinascimentale. Su di un basamento, recante il rilievo di una croce e gli stemmi della famiglia Galitzin, poggia un'alta edicola al cui interno è inserita l'ara del defunto e la statua di un angelo posta in una nicchia. Il sarcofago è abbondantemente decorato con motivi floreali e reca al centro l'iscrizione funebre. L'angelo è rappresentato con una croce in mano, nell'atto di gettare fiori sul sarcofago sottostante. Le parti architettoniche recano decorazioni a bassorilievo con candelabre, motivi geometrici e, sotto l'arco, teste di cherubini.

Il monumento è pendant di quello confinante dedicato, ad un altro membro della famiglia Galitzin, il principe Teodoro. Entrambi furono progettati dall'achitetto Antonio Cipolla che, per le statue e i rilievi, si servì dello scultore romano Antonio Rossetti e per le decorazioni dell'ornatista Palombini.