La Casa dei Burattini di Otello Sarzi
Via Bruno Buozzi 2
Cavriago (RE)
Sarzi Madidini Otello
1922/ 2001
Matteucci Maria
1952/
burattino a stecca

lattice/ modellatura/ pittura,
tessuto sintetico,
damasco,
raso,
pizzo,
peluche,
acciaio armonico,
gommapiuma/ modellatura/ pittura
cm. 50 (la) 87 (a) 28 (p)
Altezza testa 22//diametro testa 13
sec. XX (1972 - 1975)
n. 40
Burattino a stecca in lattice, dipinto con colori acrilici. Il burattino è vestito con un abito in tessuto sintetico, damascato sul davanti e di raso color rosa, rifinito al collo e ai polsi con pizzo. Le braccia del burattino venivano animate per mezzo di stecche in acciaio armonico.

Il burattino fu ideato e reallizzato da Otello Sarzi negli anni settanta, per lo spettacolo "Il Barbiere di Siviglia" di Paisiello. I costumi furono realizzati da Maria Matteucci.
Otello Sarzi nasce a Vigasio, in provincia di Verona, nel 1922. Figlio di Francesco (Mantova 1893-1983), a sua volta figlio di un altro burattinaio, Antonio (Mantova 1863-1928). Muovendo da una conoscenza profonda del repertorio e dello stile tradizionale raccolta in famiglia, Sarzi ha svolto un ruolo assolutamente determinante nel rinnovamento del nostro teatro d'animazione. Già nel 1953 fonda a Chiusi un Teatro stabile di burattini e marionette, ma è nel 1957, a Roma, che inizia la sua opera creativa e innovativa con il Teatro sperimentale burattini e marionette, anche con la collaborazione di Maria Signorelli che mette in scena testi di Brecht (Un uomo è un uomo), García Lorca (Il teatrino di Don Cristobal) e Arrabal (Pic-nic). La compagnia intraprende tournée all'estero con spettacoli musicali dei Virtuosi di Roma e, nel 1969, si stabilisce presso Reggio Emilia, alternando presenze nazionali e internazionali - oltre che in quasi tutti i Paesi europei, Sarzi ha portato il suo teatro in India, in Africa, negli Usa, invitato ai più importanti festival - a un'attività didattica (seminari di costruzione e di animazione dei burattini nelle scuole) in Emilia Romagna. Frequenti sono le collaborazioni con la tv italiana e della Svizzera italiana. Numerosi sono i suoi spettacoli di rilievo, spesso anche tecnicamente molto complessi, ambiziosi e sempre caratterizzati da un forte impegno culturale e un'esplicita consapevolezza politica. Sarzi rappresenta uno dei momenti più alti e importanti nella vicenda del nostro teatro d'animazione nel secondo dopoguerra e dalla sua esperienza, direttamente e indirettamente, sono derivate alcune compagnie tra le più interessanti nel nostro Paese.