Fondazione Museo Antonio Ligabue
Piazza Bentivoglio, 36
Gualtieri (RE)
Guccione Piero
1935/ 2018
disegno

pastello su carta
cm. 55.5 (la) 28.5 (a)
sec. XX (1985 - 1995)
In uno sfondo arancio, con triangolo allungato grigio, sono ritratte due mele rosse.

Piero Guccione vive e lavora nella campagna di Modica in Sicilia, ma ha sempre avuto numerosi contatti con il mondo teatrale e artistico di Roma e di Milano. E' nato a Scicli, in provincia di Ragusa, il 5 maggio 1935. Ha studiato all'Istituto d'Arte di Catania e all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove si è trasferito nell'ottobre del 1954. Dal 1958 al 1969 ha partecipato alle missioni paleontologiche nel Sahara libico, con l'equipe dell'archeologo Fabrizio Mori, per il rilevamento di pitture rupestri. Nel 1961, su richiesta dell'American Federation of Art, ha organizzato una mostra di tali pitture alla Columbia University di New York, successivamente ospitata nelle maggiori università americane. La sua prima mostra personale ha avuto luogo a Roma, alla Galleria Elmo, nel 1960. Dal 1962 al 1964 ha fatto parte del gruppo "Il pro e il contro" con i pittori Attardi, Calabria, Ferroni, Farulli, Guerreschi, Gianquinto, Vespignani e i critici d'arte Del Guercio, Micacchi e Morosini. Dal 1966 al 1969 è stato assistente di Renato Guttuso alla cattedra di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha insegnato all'Accademia di Belle Arti e al Liceo Artistico di Roma. Nel 1979 ha tenuto la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Catania. Nello stesso anno è tornato a vivere in Sicilia. Nel 1984 l'Hirshhorn Museum di Washington lo ha invitato alla mostra internazionale "Drawings 1974/84". Nel 1985 è stato invitato al Metropolitan Museum of Art di New York / The Mezzanine Gallery, per un'"Antologia di Grafica". Sue opere grafiche figurano nella collezione permanente del Museo. E stato ripetutamente presente alla Biennale di Venezia, alla quale è stato invitato per la prima volta nel 1966, e per la quinta volta nel 1988, con una sala personale nel Padiglione italiano. Ha esposto in varie Quadriennali romane, fra cui la più recente, "Profili", presentata al Palazzo delle Esposizioni nel luglio 1992 e sempre in quella sede l'anno successivo, in occasione della mostra "Tutte le strade portano a Rorna?" a cura di Achille Bonito Oliva. Ha illustrato alcune opere letterarie, tra cui: "II rosso e il nero" di Stendhal, Firenze 1963; "La legge Manlia e le Catilinarie" di M. T. Cicerone, Roma 1968, "Senso" di Camillo Boito, Roma 1986; "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (inedito); "Poesie d'amore" di Giorgio Soavi, Roma 1988; "Ultime poesie" di Filippo De Pisis, Roma 1992; "Rondò della felicità" di Gesualdo Bufalino, Trento 1992; "Cavalleria Rusticana" di Giovanni Verga, Bagnara di Romagna (Ravenna), 1995; "Tristano e Isotta" di Richard Wagner, Bagnara di Romagna, 1998. Nel 1991 per il Teatro Massimo di Catania ha disegnato le scenografie per "Norma" di Vincenzo Bellini. La serie di bozzetti è stata pubblicata in volume con testi di Enzo Siciliano e dell'artista. Numerose sono le mostre antologiche che nell'ultimo decennio del secolo scorso gli sono state dedicate in spazi pubblici in Italia. La prima, tra 1989 e 1990, è a tutt'oggi la più ampia, e si è svolta nella sede di Palazzo Sarcinelli a Conegliano, con l'esposizione di 130 opere, tra dipinti e pastelli, con date che andavano dal 1957 al 1989. Poi nel 1992 una dal titolo Variazioni a Messina e nel 1993 nell'ambito del Premio Viareggio. Nel 1995, ancora Palazzo Sarcinelli dedica un'ampia mostra al tema del mare, con 70 dipinti dal 1967 allo stesso 1995, mentre nel 1997, in Villa Foscarini-Rossi a Stra (Venezia), per la prima volta viene presentata un'esposizione antologica interamente dedicata ai pastelli. Nel 1998, un'altra antologica, con 80 opere, è ospitata in Palazzo Reale a Milano, mentre nel 1999 è il Comune di Catania, nel Castello Ursino, a presentare, ancora in chiave antologica, le opere di Guccione. Nel 2000, sempre Palazzo Sarcinelli espone, con 70 pastelli e alcuni dipinti, sul tema del D'après, con opere dal 1962 al 2000. Nel 2001, due mostre antologiche, la prima a Palazzo Ziino a Palermo e la seconda presso il Centro Taint-Benin ad Aosta.