Fondazione Museo Antonio Ligabue
Piazza Bentivoglio, 36
Gualtieri (RE)
Polizzi Franco
1954/
disegno

pastello su carta
cm. 56 (la) 28 (a)
sec. XIX (1986 - 1986)
Al centro del foglio, leggermente spostate a sinistra, sono ritratte due melograne.

Disegno rappresentativo della produzione naturalistica di Franco Polizzi. Polizzi è nato a Scicli, in provincia di Ragusa, il 12 maggio 1954 e qui ha trascorso la sua giovinezza a contatto con la natura; fu proprio l'elemento naturalistico, solare e mediterraneo, a influenzare la sua produzione pittorica. Nel 1973 ha conseguito il diploma dell'Istituto d'Arte di Siracusa, dove ha tenuto la sua prima personale. Ha quindi proseguito gli studi all'Accademia delle Arti di Venezia sotto la guida di Carmelo Zotti ed Edmondo Bacci. Attraverso la frequentazione dei musei veneziani ha subito l'impatto con la pittura veneta, attratto soprattutto dalla luce che la pervade. Durante gli anni dell'Accademia, nel 1975, ha partecipato alla X Quadriennale d'Arte di Roma. L'anno successivo ha vinto una borsa di studio alla "59' Collettiva Bevilacqua La Masa". Ha quindi avuto l'opportunità di tenere una mostra personale presso la stessa fondazione e di partecipare alla Biennale "Jeune Peinture, Sculpture, Arts Graphiques Mediterraniens" di Nizza. Nel 1978 è tornato a Scicli dove è rimasto fino al 1984, per rinnovare il suo rapporto con quel luogo, ed esprimersi in una forma pittoricamente più libera e svincolata dagli schemi dell'insegnamento accademico. E' qui che ha approfondito il problema dello spazio all'interno dell'opera, sviluppando ad olio e pastello la sua tematica di paesaggi mediterranei con figure ed oggetti in luce e penombra, rappresentando i silenzi, la luce, la dolcezza della campagna iblea. Nello stesso anno ha avuto luogo la sua prima personale romana presso la galleria d'arte "Il Gabbiano", ha esposto alle varie fiere d'Arte Internazionali, come la "FIAC" a Parigi e l'"International Art Exposition" a Chicago. Quindi si è stabilito a Roma dove la sua pittura ha ricevuto nuovi fermenti dal rapporto con l'ambiente artistico della città, pur mantenendo un legame con il proprio paese d'origine mediante sempre più lunghi soggiorni estivi. Recentemente ha partecipato alla grande antologica sul "Gruppo di Scicli" del 2001 a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano, a cura di Marco Goldin.