Museo della Città
Via L. Tonini, 1 (Domus del Chirurgo - piazza Ferrari)
Rimini (RN)
Zavagli Ricciardelli delle Caminate Renato detto René Gruau
1909/ 2004
dipinto

tela/ pittura ad acrilico
cm. 114 (la) 146 (a)
altezza con cornice 154//larghezza con cornice 122
sec. XX (1991 - 1999)
n. 629 PQ
Su uno sfondo rosso lacca si staglia la figura di una donna bionda, nuda e distesa mollemente su un divano. Un tessuto nero, a disegno geometrico, le copre il pube. Un braccio, agghindato con un vistoso bracciale, è adagiato sulla gamba distesa, il cui candore contrasta con il rosso delle unghie della mano. L'altro braccio, impreziosito da due bracciali rossi, sorregge la testa ed è parzialemte coperto dai cuscini con stoffe optical. La donna, truccata e con i capelli raccolti, rivolge lo sguardo ammicante verso lo spettatore.

Il dipinto è stato donato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini nell'anno 2000; fa parte della consistente "donazione Gruau", composta da 51 litografie, 1 bozzetto, 26 cartoline, 5 dipinti, 3 disegni, 88 manifesti, 1 pannello pubblicitario, 53 affiches, 3 oggetti in tessuto ed 8 libri.
Il dipinto, di grande formato, è stato probabilmente eseguito negli anni Novanta. La donna presenta le caratteristiche della "femme Gruau": i capelli ben acconciati, le labbra e le unghie rosse, i gioielli in evidenza, gli arti sottili, la silouhette sinuosa, la posa maliziosa.
René Gruau, al secolo Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, nacque a Rimini nel 1909 in una villa sul colle di Covignano. Visse in città soltanto nel periodo della sua giovinezza e durante le stagioni estive. In tale periodo apprese i primi rudimenti pittorici dall'artista riminese Gino Ravaioli, che rimase colpito dai suoi disegni; di innato talento, egli non frequentò mai scuole artistiche, ma fin da piccolo disegnò moltissimo, traendo spunto, in particolare, dalle riviste di moda della madre. Di nascita parigina, la madre Marie Gruau, con la sua passione per la vita mondana e l'eleganza, influì notevolmente sulle scelte artistiche del figlio: separatasi ben presto dal marito, si trasferì con lui a Milano e nella capitale francese. La carriera artistica di Gruau si sviluppò a partire dagli anni '30 nel campo della moda: in particolare egli si dedicò all'ideazione di copertine di importanti riviste del settore e di manifesti pubblicitari per le grandi case parigine, fra cui, a partire dal secondo dopoguerra, la maison Dior. Con questa diede vita ad un lungo sodalizio artistico, che si ripetè per qualche altra importante ditta, fra cui l'industria tessile italiana Bemberg. Dal secondo dopoguerra divenne uno dei più ricercati ideatori di immagini pubblicitarie, grazie alle sue figure raffinate e sorridenti, di sovente create da una linea estremamente evocativa che ne traccia la sola silouhette.