tela/ pittura a olio
altezza cornice 116//larghezza cornice 97
sec. XVII (1638 - 1638)
L'opera è una copia di una tela del Reni esposta nell'importante mostra monografica sul pittore tenutasi nel 1988 a Bologna ed in America (Los Angeles e Forth Worth), nel cui catalogo figura al
n° 70 con una scheda a cura di Cristina Casali Pedrielli. La studiosa ricorda che il dipinto, ora in collezione privata, si trovava nel 1677 nella raccolta fiorentina del marchese Gerini; la stessa sottolinea che le peculiari "grazia" e "naturalezza" presenti nei dipinti del maestro bolognese sono ben evidenti in tale opera, evidente soprattutto nell'atteggiamento affettuoso del padre verso il figlio.
L'iconografia della mela nelle mani del Bambino viene giustamente letta quale emblema della salvezza dell'uomo grazie all'intervento di Gesù (sorretta dall'uomo è invece simbolo del peccato).
La tela riminese si avvicina all'originale sopra descritto anche nelle dimensioni, inferiori di qualche centimetro; probabilemente è una copia eseguita in epoca antica, successivamente al 1638.
Il dipinto è stato reintelato e gli è stato inoltre sostitutito il telaio.