Museo della Città
Via L. Tonini, 1 (Domus del Chirurgo - piazza Ferrari)
Rimini (RN)
Zavagli Ricciardelli delle Caminate Renato detto René Gruau
1909/ 2004
disegno

cartoncino/ inchiostro/ matita/ pittura a guazzo
mm 240 (la) 325 (a)
altezza con cornice lignea e passepartout 520//larghezza con cornice lignea e passepartout 370
sec. XX (1933 - 1940)
n. 199 PDS
Al centro del foglio sono effigiati un uomo ed una donna: l'una di profilo, con i capelli raccolti ed abbigliata con una lunga gonna ed una camicia a maniche corte, consola l'altro, rivolto di spalle, seduto su un muretto e con il viso coperto dalle mani.

Il disegno è stato acquistato dall'Assessorto alla Cultura del Comune di Rimini nell'anno 2000 dal signor Luerti, collezionista privato milanese. René Gruau, al secolo Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, nacque a Rimini nel 1909 in una villa sul colle di Covignano. Visse in città soltanto nel periodo della sua giovinezza e durante le stagioni estive. In tale periodo apprese i primi rudimenti pittorici dall'artista riminese Gino Ravaioli, che rimase colpito dai suoi disegni; di innato talento, egli non frequentò mai scuole artistiche, ma fin da piccolo disegnò moltissimo, traendo spunto, in particolare, dalle riviste di moda della madre. Di nascita parigina, la madre Marie Gruau, con la sua passione per la vita mondana e l'eleganza, influì notevolmente sulle scelte artistiche del figlio: separatasi ben presto dal marito, si trasferì con lui a Milano e nella capitale francese. La carriera artistica di Gruau si sviluppò a partire dagli anni '30 nel campo della moda: in particolare egli si dedicò all'ideazione di copertine di importanti riviste del settore e di manifesti pubblicitari per le grandi case parigine, fra cui, a partire dal secondo dopoguerra, la maison Dior. Con questa diede vita ad un lungo sodalizio artistico, che si ripeté per qualche altra importante ditta, fra cui l'industria tessile italiana Bemberg. Dal secondo dopoguerra divenne uno dei più ricercati ideatori di immagini pubblicitarie, grazie alle sue figure raffinate e sorridenti - di sovente create da una linea estremamente evocativa che ne traccia la sola silouhette - ed ai tre colori dal lui prediletti, ovvero bianco, nero e rosso. A differenza del linguaggio pubblicitario attuale, che mette in evidenza il prodotto, Gruau ha sempre disegnato una situazione che rimanda all'oggetto. Per sua stessa ammissione, l'immagine creata risulta essere il frutto di un lungo lavoro di elaborazione di numerosi schizzi.