Pinacoteca Comunale di Cesena
Via Aldini, 26
Cesena (FC)
Barbieri Giovanni Francesco detto Guercino
1591/ 1666
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 190 (la) 271 (a)
sec. XVII (1646 - 1646)
n. 51
San Francesco compare in primo piano al centro della composizione, inginocchiato con le braccia alzate al cielo nell'atto di ricevere le stimmate. Un compagno, a sinistra, è seduto alle sue spalle con un libro aperto.

Il San Francesco venne dipinto dal Guercino per l'altare maggiore della chiesa dei Cappuccini di Cesena e fu pagato cento scudi e mezzo dal Padre Provinciale per la Romagna (il saldo è del 25 aprile 1646) come si evince dal noto Libro dei Conti redatto da Paolo Antonio Barbieri. Al tempo delle soppressioni napoleoniche il quadro fu trasferito a Milano, presso la pinacoteca di Brera, con la Restaurazione tornò a Cesena e lo acquistò il Comune. Dapprima esposto nella raccolta civica da qualche anno è tornato nella sua collocazione originaria. L'artista lavorò all'opera un anno dopo aver dipinto la pala con il medesimo soggetto per la chiesa di S. Giovanni in Monte di Bologna. Un tema analogo lo troviamo nella tela della chiesa delle Stimmate di Ferrara (1632), ma in quel caso l'atmosfera è più drammatica e diverso è il movimento delle braccia. Sempre nel 1646 il Guercino realizzò per la chiesa di S. Francesco di Cesena una S. Margherita da Cortona (ora nella Pinacoteca Vaticana) ed inoltre, intorno al 1651, una Sibilla con puttino e un Davide per la famiglia Locatelli passati nel XVII sec. ai conti Spencer a Northampton (Gran Bretagna). Alessandro Marchi sostiene che il San Francesco dei Cappuccini è dominato da un'impostazione compositiva di stampo classico in cui si evidenzia un'alta qualità pittorica "indice di un'autografia estesa ad ogni centimetro quadrato della tela".